“La lunga vita dei miti”, il 19 “Prometeo da Beethoven a Nono” con Calabretto

PORDENONE – Nuovo appuntamento del ciclo “La lunga vita dei miti” promosso dall’Associazione culturale Atene-Roma-Delegazione di Pordenone in calendario nella modalità online sulla piattaforma Zoom (il link sul sito www.aiccpn.it e facebook aicc-sez. pordenone).

In programma, la conferenza “Prometeo da Beethoven a Nono” che si terrà, venerdì 19 febbraio alle 17 e 30, curata da Roberto Calabretto, docente dell’Università di Udine, musicologo e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Levi. Quali sono i legami fra l’eroe mitologico e la musica? La relazione porterà alla luce approfondimenti inaspettati, dedicati a questa figura sempre attuale, che spesso, viene interpretata come un simbolo di ribellione e di sfida alle autorità o alle imposizioni. Una metafora del pensiero e di un sapere sciolto dai vincoli della falsificazione e dell’ideologia.

Prometeo è un titano, amico dell’umanità e del progresso poiché ruba il fuoco agli Dei per darlo agli uomini, subisce la punizione di Zeus, che lo incatena a una rupe ai confini del mondo per poi farlo sprofondare nel Tartaro. Il suo nome, ad esempio, ricorre più volte nel catalogo delle opere di Beethoven, compreso nella musica per il balletto. Le creature di Prometeo elaborato e messo in scena dal coreografo italiano Salvatore Viganò.

“Prometeo. Tragedia dell’ascolto” invece, è una composizione di Luigi Nono su testi preparati da Massimo Cacciari e tratti da vari autori tra i quali Walter Benjamin, Eschilo e altri classici greci. Non si tratta di una vera e propria opera lirica in senso tradizionale: infatti non vi è rappresentazione scenica. Può essere considerata una sorta di “azione sonora” nella quale il dramma è inscenato dalla stessa trama musicale su cui è costruito il lavoro (da qui il sottotitolo Tragedia dell’ascolto).

La prima esecuzione assoluta avvenne il 25 settembre 1984 a Venezia, presso la chiesa di San Lorenzo, nell’ambito della Biennale musica. Il progetto “La lunga vita dei miti” nasce da un’idea del presidente dell’Aicc Pordenone, Gianantonio Collaoni con Roberto Calabretto e sostenuta dalla Regione Fvg, dal Comune di Pordenone e da Fondazione Friuli in collaborazione con “L’oppure”.

QUESTO IL CODICE DI ACCESSO: https://us02web.zoom.us/j/82820890633?pwd=eXV4a01nUTU2ZUorTnI3RFNkcVI2Zz09




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