PORDENONE – I lavori di recupero e riqualificazione dell’area di via Montereale diventano realtà. Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani è pronto a firmare il protocollo d’intesa sull’acquisizione dell’area della caserma Mittica con Ministero alla Difesa, Regione Friuli Venezia Giulia e sindaco di San Quirino. Convocata oggi la seconda commissione per portare il progetto in Consiglio comunale.
Approvato il protocollo d’intesa con cui viene trasferita in tutto e in parte l’area di forte carattere identitario della caserma Mittica al comune di Pordenone a titolo gratuito.
12 ettari in via Montereale che attualmente ospitano la 132° Brigata corazzata Ariete e che saranno destinati a bonifica e riqualificazione urbana, per essere trasformati in un’area strategica dotata di servizi e funzioni di pubblica utilità per la comunità. Uno sforzo partecipato che realizzerà una linea di sviluppo coerente con i reali bisogni dei cittadini e di recupero delle acque e di nuovi polmoni verdi in una zona soffocata dal cemento.
L’antefatto – Una forte azione di buona politica con cui il comune di Pordenone si è imposto ottenendo un concreto e grande progetto di miglioramento della città, che ha mosso i primi passi nel 2017, quando in un incontro tra l’amministrazione comunale e una task force del Ministero della Difesa, si proponeva l’acquisizione della caserma al costo di 30milioni di € più spese per bonifica e demolizione; un impegno economico non sostenibile e non giustificabile.
Il limite posto dal Ministero era quello della perdita da parte del Comando della 132° Brigata corazzata Ariete del territorio di loro competenza ed occupazione, ostacolo superato grazie all’accordo raggiunto con il Capo di Stato Maggiore Generale Farina e ufficializzato a Roma il 3/07/2019, con cui la Brigata Ariete è stato sancito venga trasferita da via Montereale all’attuale area addestrativa in Comina, in una caserma di nuova realizzazione che sarà denominata “Verde”.
Il 28/12/2021 è stato sottoscritto il verbale in cui il Ministero della Difesa, l’Agenzia del Demanio, la Regione Fvg, il comune di Pordenone e il comune di San Quirino hanno deciso di procedere con la realizzazione della nuova caserma in Comina e la dismissione della Mittica, ceduta a titolo gratuito in tutto e in parte al comune di Pordenone tramite il trasferimento dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Il progetto -Ad aprile 2019 è stato presentato un masterplan in accordo con il Ministero della Difesa sulla possibile trasformazione dei 12 ettari della caserma Mittica, che comprendeva la demolizione di parte degli edifici di scarso valore architettonico che guardano via delle caserme, la salvaguardia degli edifici storici come la palazzina di comando e le palestre e la bonifica di zone centrali attraverso l’eliminazione di cemento e depositi carburante.
Al loro posto, verrebbero creati due grandi parchi, di cui uno con area di laminazione con la funzione di raccogliere le acque reflue di via delle caserme che ora allagano le case adiacenti, e ridato vita alla polla di risorgiva che scorre sotto la caserma e che ora è completamente coperta dal cemento. Un recupero parziale degli edifici che nel corso dei prossimi anni saranno adibiti anche a funzioni pubbliche secondo la reale utilità della comunità, quindi palestre, scuole, parcheggi ed Rsa, oltre al trasferimento delle funzioni secondo le esigenze dell’Agenzia del Demanio.
I protagonisti – «Il grande risultato – dichiarano il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e l’assessore all’Urbanistica Cristina Amirante- è stato quello di acquisire una porzione di territorio strategico per l’intero sviluppo della parte nord della città di Pordenone a costo zero. Il progetto impegnativo che ne è risultato è sicuramente uno splendido esempio di intervento di rigenerazione urbana, ovvero di attivazione di un processo di nuova vita economica, sociale, culturale di un’area in dismissione. Una grande occasione per la città di crescere e migliorare ulteriormente attraverso nuovi servizi, spazi pubblici e aree verdi.
In particolare, la strategicità dell’area deriva dal fatto che si trova in un quartiere dove insiste il cantiere del nuovo ospedale e che già precedentemente era ad elevata cementificazione. Con il nostro progetto vengono restituite nuove aree verdi e terreni permeabili che garantiranno un sostanziale miglioramento della qualità di vita e aria, la riduzione della temperatura e del rischio iderogeologico, nuovi spazi come parcheggi e servizi a beneficio di tutte le attività limitrofe, dei residenti della zona e di tutta la città».