PORDENONE – Un viaggio tra parole, ricordi e suggestioni mediterranee: è questo ciò che promette – e mantiene – il nuovo libro di Giovanni Curatola, “Minima Mediterranea. Cento pensieri tra le rive delle arti islamiche”, protagonista dell’incontro con l’autore, in programma il 9 ottobre alle 18 all’ex Tipografia Savio di Pordenone, organizzato dal Circolo della Cultura e delle Arti di Pordenone, in collaborazione con l’Associazione APS Cintamani, con il patrocinio del Comune di Pordenone. A moderare l’incontro sarà Carlo Scaramuzza.
Il volume si presenta come un piccolo puzzle, composto da cento tessere da sistemare senza uno schema prestabilito. Un gioco apparentemente semplice, quasi infantile, eppure denso di significati. Ogni tassello è un pensiero, un’immagine, un frammento raccolto da Curatola durante i suoi viaggi – reali e mentali – attraverso il mondo islamico e il Mediterraneo.
Si passa dagli oggetti (talvolta bizzarri), ai precetti dell’Islam, dalla cucina – con ricette saporite – fino a monumenti, poesie, sogni e personaggi da riscoprire. Tutto si lega con naturalezza, senza troppe regole, in un’oscillazione continua tra emozione e conoscenza, tra presente e memoria. Ne emerge una visione del mondo islamico sfaccettata, personale, ma profondamente documentata, che si intreccia in modo inscindibile con il cuore culturale del Mediterraneo.
“Minima Mediterranea” non è solo un libro da leggere: è un’opera da attraversare, da scomporre e ricomporre, come farebbe un archeologo con i cocci della storia. Un invito a lasciarsi guidare dalla curiosità, a perdere l’orientamento per poi ritrovarsi, diversi.
Nato a Firenze nel 1953, Giovanni Curatola è professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte Musulmana all’Università di Udine, e una delle voci più autorevoli nel campo degli studi sull’arte islamica a livello internazionale. Ha insegnato anche a Venezia, Enna, Firenze e Milano Cattolica, e condotto numerose ricerche in Medio Oriente, Caucaso e Asia Centrale.
Dal 2001 al 2021 è stato membro del Comitato scientifico della Fondazione Max van Berchem di Ginevra, partecipando a congressi internazionali in Europa, Asia e Nord America. Ha inoltre collaborato con l’UNESCO e il Ministero degli Affari Esteri per la tutela del patrimonio archeologico, in particolare in Iraq, nel delicato periodo 2003-2004. Curatore di mostre prestigiose – dal pionieristico “Eredità dell’Islam” a Palazzo Ducale nel 1993, fino a esposizioni agli Uffizi, al Bargello, al Palazzo Reale di Milano e alle Scuderie del Quirinale – ha portato l’arte islamica anche oltre i confini europei, in città come Vienna, Seoul, Kuwait City, Houston, Sharjah e Manama. Autore di oltre 160 pubblicazioni, tra saggi, articoli e libri, Curatola continua a offrire nuove chiavi di lettura per comprendere una cultura troppo spesso raccontata in modo stereotipato, riportandone invece alla luce la complessità, la bellezza e l’umanità.
