PORDENONE – Venerdì 24 marzo, alle ore 18.00, riapre il Museo civico d’Arte di Palazzo Ricchieri che propone alla cittadinanza il nuovo percorso espositivo finalizzato a mettere in risalto opere e autori del nostro territorio e, con l’innovativo impianto illuminotecnico a led, migliorare ulteriormente la visibilità delle tele e sculture in mostra.
Oltre alla valorizzazione del patrimonio museale esposto – commenta l’assessore alla cultura Pietro Tropeano – abbiamo inteso concretizzare un progetto finalizzato al perseguimento del risparmio energetico nella struttura museale.
Nei due piani interessati dal nuovo allestimento è invertito il percorso rispetto a prima e con la nuova illuminazione, l’esposizione risulta più organica e di più immediata fruizione.
Le sale sono state rese più gradevoli e spaziose perché sono state eliminate le strutture espositive più ingombranti, alcune pareti seicentesche affrescate, prima nascoste da pannellature di varie genere, sono state rese più evidenti dato che rappresentano una testimonianza della decorazione del palazzo. E’ stato incrementato il numero delle opere esposte riservando più spazio e maggior rilievo soprattutto a Giovanni Antonio de Sacchis detto “Il Pordenone” e a Michelangelo Grigoletti che, grazie al suo lascito si formò il primo nucleo del patrimonio artistico della città. Ricollocate anche le opere lignee del ‘500 e del ‘600.
La prossima tappa del rinnovato allestimento prevede la completa modernizzazione degli apparati illustrativi-didattici, che sarà effettuata con l’adozione di strumenti multimediali di nuova generazione quali QR Code, video/monitor dove inserire immagini, informazioni vocali ed eventualmente animazioni, soprattutto per alcune sezioni e tematiche come le tavolette lignee da soffitto e gli affreschi trecenteschi, il Pordenone, il Grigoletti.
Alla cerimonia di apertura interverranno il sindaco Alessandro Ciriani, l’assessore alla cultura Pietro Tropeano ed altri amministratori pubblici ed autorità cittadine. E’ prevista anche una esibizione di un maestro liutaio che con strumenti antichi, proporrà musica barocca.
Il Museo, aperto al pubblico dal 1972 dopo i restauri architettonici degli anni ’60, contiene le raccolte d’arte prima conservate nell’aula consiliare del palazzo municipale fin dalla fine dell’800 grazie al lascito di Michelangelo Grigoletti.
Il palazzo di due piani, dal 1949 è del Comune, quale lascito del conte Ernesto Lucio Ricchieri perché fosse destinato a Pinacoteca e Archivio.