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Pordenone
sabato , 21 Dicembre 2024

Odore nauseabondo, denunciate due persone e distrutta la merce

PORDENONE – Cibo per terra vicino ai rifiuti, pesce buttato nei bidoni, senza ghiaccio e quindi in cattiva stato di conservazione e possibile proliferazione di larve. È questo lo scenario che gli agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato han trovato nel momento in cui sono intervenuti, su segnalazione, in un campo a Vallenoncello.

Una cittadina della Costa d’Avorio ed un cittadino ghanese stavano cucinando carne e pesce su numerose griglie improvvisate usando barili di metallo precedentemente destinati al contenimento di combustibile fossile. I due cuochi improvvisati hanno dichiarato agli agenti che avrebbero voluto distribuire gli alimenti, circa 500 kg., cotti, durante un funerale che si sarebbe tenuto il giorno dopo.

L’odore nauseabondo, lo stato di conservazione del pesce, oltre alla temperatura molto elevata, ha indotto gli agenti a chiamare il personale dell’Azienda Sanitaria che verificava la gravità della situazione e ad avvisare il Pubblico Ministero Monica Carraturo, che ha disposto l’immediato sequestro del cibo.

I due cuochi quindi sono stati denunciati per reati in materia di disciplina igienica di produzione e vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione e la merce è stata sequestrata e distrutta il giorno dopo su disposizione del P.M. E’ stato avviato anche l’accertamento sull’occupazione del campo, di proprietà di terzi e per mettere l’area in sicurezza l’intervento si è protratto fino a notte fonda.

L’assessore alla polizia locale e alla sicurezza Emanuele Loperfido, così commenta: “La tipologia di intervento denota le molteplici sfaccettature del ruolo dell’Agente di Polizia Municipale il quale è tenuto a saper affrontare qualsiasi tipo di evento, contesto o situazione si presenti davanti ai suoi occhi ed intervenendo ai fini tutela della salute dei cittadini, insieme agli altri organi preposti. Siamo loro grati per aver, con il loro intervento, in collaborazione con Azienda Sanitaria e Polizia di Stato, scongiurato una potenziale intossicazione di massa. Spiace – prosegue – intervenire su usi, costumi e tradizione culturali in uso ad altre popolazioni, tuttavia è prioritario e necessario tutelare la salute di tutti e l’igiene pubblica”.

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