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domenica , 6 Luglio 2025

Pordenoir, l’arte del mistero in Festival il 25 novembre

PORDENONE – Pordenoir è lieto di annunciare la terza edizione del suo atteso Festival Noir, un’immersione nell’oscurità, nell’intrigo e nell’arte del mistero.

La rassegna è in programma sabato 25 Novembre, Sala Degan Biblioteca Civica Pordenone, Piazza XX Settembre 11.

“Il Festival Noir – sottolinea il presidente dell’Associazione Pordenoir Alessandro Pazzaglia – è un viaggio in un mondo di suspense, crimine, e dramma, con una serie di libri dal vivo che cattureranno l’immaginazione degli appassionati del genere. Scrittori di gialli e noir presenteranno letture e discuteranno delle influenze e delle sfide nell’esplorare il lato oscuro della narrativa”.

Il primo appuntamento è alle 15.00 con Pierluigi Porazzi, scrittore e avvocato, modera l’incontro l’avvocato Piera Tartaglia. Ad aprile del 2024 “sbarcherà” in Francia con il suo penultimo noir “Mente Oscura” mentre sabato presenterà “Ritratti di Morte” ed. La Corte 2023.

I suoi primi noir li ha pubblicati per Marsilio Editore, “L’ombra del Falco”, “Nemmeno il Tempo di Sognare” e poi per la Corte Editore con “La Ragazza che chiedeva vendetta”, “Il lato Nascosto”, “Mente Oscura”. Da uno di questi racconti, il regista Luca Sabbatini ha realizzato, nel 2020, il cortometraggio “La Fotografia”. Il libro parla dell’omicidio di Monica, una giovane pittrice, che è stata archiviato da anni senza un colpevole.

Ma ora emergono nuovi elementi e l’ispettrice Alba Leone decide di tornare a indagare. La sorella ha infatti scoperto, nei quadri di Monica, delle immagini nascoste, anamorfiche, che si riescono a vedere soltanto guardando i dipinti da una certa angolazione. Sembrano indizi da decifrare, che potrebbero condurre alla scoperta dell’assassino.

Ogni quadro è la tessera di un mosaico da ricostruire, che potrebbe finalmente rivelare il colpevole. Per trovare la verità, Alba chiede aiuto all’ex poliziotto incaricato, all’epoca, dell’indagine: Alex Nero, che nel frattempo si sta occupando di un assassinio appena commesso. Anche in questo caso è stata uccisa una ragazza, una studentessa universitaria. Ed è proprio il possibile sospettato, un professore che frequentava la ragazza e che l’ha trovata morta nel suo appartamento, a ingaggiarlo, sostenendo di essere innocente.

Le due strade si incroceranno, così come le due indagini, per spingere i protagonisti in un gioco di specchi e indizi rimasti per anni sotto gli occhi di tutti senza essere notati. Perché per trovare la verità, a volte, bisogna saperla guardare dalla giusta prospettiva.
A seguire alle 16.30 sarà la volta di Gianluca Rampini, scrittore di Trieste, modera l’incontro Marco Silvestri.

Ha iniziato nel 2010 pubblicando il suo primo romanzo di fantascienza, “Le colpe del Padre” per Giraldi Editore. Qualche anno dopo ha pubblicato “Il male dell’uomo”, un thriller soprannaturale, per GDS Editore e infine nel 2020 ho pubblicato per Aporema Edizioni “Il veleno dello Scorpione” un thriller poliziesco. Attorno ad aprile del 2024 uscirà “Il mostro di Trieste”, un altro thriller poliziesco

Una serie di efferati omicidi a colpi di machete sconvolge la Val Comelico e le uccisioni sembrano in qualche modo collegate all’orrendo massacro di migliaia di persone, perpetrato molti anni prima nell’Africa Centrale. Il caso s’intreccia con la misteriosa scomparsa di una ragazza, che torna a casa dopo sei mesi ma senza voler raccontare nulla di quanto le è accaduto. Sulla vicenda indaga Leonardo Gava, un giovane ispettore della polizia di Belluno, convinto che la morte non sia l’unico obiettivo dell’assassino.

Le indagini, rese difficili dal clima rigido e da un blackout che ha isolato la zona, si complicano a ogni passo e la verità pare allontanarsi sempre più. Emergeranno un battesimo di sangue, una resa dei conti e infine un sacrificio: niente nella vita dei protagonisti sarà più come prima.

Chiude il terzo e ultimo appuntamento di Pordenoir lo scrittore e giornalista Giovanni Taranto, giornalista specializzato in cronaca nera, giudiziaria, investigativa. Sue alcune delle più importanti inchieste sulla camorra del Napoletano. Dal 2019 al 2021 ha presieduto l’Osservatorio permanente per la legalità oplontino. È stato tra i fondatori di Metropolis Network, dal 1995 al 2013 ha rappresentato una delle realtà di punta del giornalismo in Campania.

Come direttore di Metropolis TV, ha contribuito a svelare molti retroscena del crimine organizzato e della mafia all’ombra del Vesuvio grazie a programmi realizzati con magistratura e associazioni antiracket. Oggi è condirettore di «Social News», house organ di Auxilia Onlus e tiene seminari di giornalismo in diversi atenei. Con Avagliano ha pubblicato La fiamma spezzata nel 2021 e, l’anno seguente, Requiem sull’ottava nota – Le indagini del capitano Mariani.

A Pordenoir Giovanni Taranto presenterà “Mala Fede”, incontro moderato dall’avvocato Silvia Saitta. Pompei e il suo tempio dedicato alla Madonna del Rosario sono al centro di “Mala Fede” edito da Avagliano Editore. La città mariana diventa teatro di una storia profonda, misteriosa e intrigante, che mischia crimine e satanismo. E’ davvero complicata l’indagine che stavolta attende il capitano Mariani, il protagonista delle vicende narrate da Taranto nei suoi gialli.

Tutto ruota intorno a quel tempio, si parla di sette legate sataniche, un furto d’arte e del tentativo di oltraggiare un simbolo sacro.

Certo sarà un sabato pordenonese intriso di mistero, che trasporterà il pubblico in un’atmosfera di segreti ben custoditi.

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