Presentate le 80 opere di riqualificazione urbana

PORDENONE – ​Si è svolta in Fiera a Pordenone la presentazione delle Opere Pubbliche di rigenerazione e riqualificazione urbana in fase di realizzazione entro il 2026. A presentare la rapida carrellata di oltre 80 opere, il sindaco Alessandro Ciriani, il vicesindaco Alberto Parigi, gli assessori Lidia Diomede, Mattia Tirelli, Giuseppe Verdichizzi e Walter De Bortoli.

​Tra gli astanti il prefetto Natalino Domenico Manno, il questore Giuseppe Solimene, autorità politiche e militari, assessori e consiglieri comunali, oltre ai numerosi portatori di interesse, a professionisti e ai rappresentanti delle realtà culturali, sociali, sportive e di volontariato della nostra città.

​«Si tratta di un’iniziativa – spiega il sindaco Ciriani – finalizzata a presentare una “città che cambia”. Per molti mesi il dibattito pubblico è stato polarizzato esclusivamente sul destino di una quarantina di alberi, dimenticando completamente che Pordenone ha intercettato ben 180 milioni di euro da destinare a nuove scuole, impianti sportivi, strutture sociali, strade e impianti produttivi. Insomma, la nostra è una città in evoluzione, ricca di progetti reali supportati da altrettanto reali finanziamenti.

Si consideri che ieri la Regione Veneto, che ha quasi 5 milioni di abitanti, ha presentato il piano triennale delle opere pubbliche, che batte a 233 milioni di euro. Ebbene Pordenone, città da 50 mila abitanti, ha un piano da 180 milioni. Credo che ognuno possa fare le sue considerazioni».

​Durante la serata sono stati presentati i progetti relativi alla riqualificazione e alla ricostruzione di molte scuole primarie cittadine quali la Narvesa, la Beato Odorico, la Grigoletti con la sua nuova mensa, la secondaria Lozer e il nuovo asilo di Torre.

Il progetto dell’ex Birrificio, che ospiterà l’istituto superiore ITS Alto Adriatico, del Centro Gino Valle che accoglierà l’università. E poi la ristrutturazione del Centro anziani di Torre, la riqualificazione di Casa Serena e la costruzione della nuova casa di riposo a Villanova.

E ancora, centri sportivi e ricreativi come il Polo Young, collegato all’area verde adiacente al parco San Valentino, con piastre polivalenti e inclusive, campetti da calcio e aree verdi per i centri di via Pontinia e Largo Cervignano, la sistemazione del laghetto al parco Querini, la creazione di un corridoio ecologico al Parco Cimolai e numerose piste ciclabili in tutta la città e lungo il Noncello.

Tanti sono gli edifici storici che saranno ristrutturati: dall’ex Casermaggio di via Molinari, al rudere della stazione che diverrà aula studio e accoglienza, dal parapetto di piazza XX Settembre, alla loggia del Municipio e ai suoi pinnacoli, dalla Calle degli Andadori al parco museo Mura Antiche, dall’ex Battirame alla nuova sede della Polizia Locale e all’ex Provveditorato.

Attenzione anche al progetto multimediale di piazza della Motta e alla nuova illuminazione pubblica in tutta la città, oltre ai tanti parcheggi, alla realizzazione della piazza di Borgomeduna, al padiglione culturale presso il Centro Studi, alla riqualificazione di strade e marciapiedi, con l’asfaltatura delle vie cittadine.

Infine rotatorie e bretelle a supporto della viabilità attuale, oltre all’allacciamento al sistema fognario. Insomma, tante opere e tanti cantieri per una città più bella, funzionale e moderna.

Sottolinea l’assessore all’urbanistica Lidia Diomede: «Siamo già partiti con diversi cantieri di opere PNRR e altri ne partiranno a breve. Accanto ad essi, stiamo procedendo con l’opera di manutenzione straordinaria di asfaltatura delle strade, per la quale procederemo a lotti.

Negli anni scorsi, a causa del rincaro dei materiali, siamo stati costretti a fermarci ma ora che i prezzi delle materie prime sono scesi, stiamo finalmente procedendo col rifacimento dei manti stradali in tutta la città.

Saranno due anni intensi sia per l’Amministrazione che per i cittadini, ma la realizzazione di tutte queste opere importanti consentirà a Pordenone di crescere in servizi, fruibilità, sicurezza per tutti, dai bambini agli anziani, con una grande offerta sportiva, culturale e di tempo libero, attraverso una rigenerazione che non s’era mai vista».




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