PORDENONE – Scattata questa mattina, 16 luglio, al mercato la prima operazione anti accattonaggio voluta dal Comune per contrastatare i falsi mendicati legati al racket dell’elemosina. In azione vigili e polizia per identificare e bloccare i falsi e insisitenti questuanti che spuntano regolarmente tra le bancarelle del mercoledì e del sabato.
A lanciare l’operazione il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido in collaborazione con polizia municipale e questura. «Deve essere chiaro che non c’è più spazio a Pordenone per questo fenomeno – commentano Ciriani e Loperfido – per cui l’operazione verrà ripetuta fino a debellarlo definitivamente. Dietro di loro – vanno avanti – c’è una vera e propria organizzazione criminale senza scupoli che definisce zone, orari, modalità delle elemosine e persino le tutele legali. Un fenomeno bieco che fa fa leva sul buon cuore dei cittadini che credono di aiutare i poveretti e invece arricchiscono il racket dell’accattonaggio».
«L’intervento – continuano – è figlio delle nuove direttive che abbiamo impresso per garantire decoro e sicurezza alla città con il Comune in prima fila per raggiungere questo obiettivo. In questa ottica stiamo gradatamente riorganizzando corpo e funzioni della polizia municipale per avere più uomini impegnati nel controllo del territorio».
«Come nel caso dei profughi – ha aggiunto il sindaco su Facebook – noi cerchiamo di fare il possibile, di mettere in campo le risorse e gli strumenti che abbiamo a disposizione. Deve essere chiaro che certi fenomeni non si risolvono in qualche giorno ma mantenendo una rotta costante per i prossimi anni». Ciriani e Loperfido hanno anche ringraziato questore, comandate dei vigili e tutti gli uomini impegnati nell’operazione.
La Polizia di Pordenone fa sapere che, nel corso dei servizi che sono stati svolti in centro, in particolare nelle zone interessate dal mercato cittadino, sono state controllate complessivamente n. 35 persone.
Dieci di esse (sette cittadini slovacchi e tre cittadini rumeni di cui alcuni con precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona), sono state accompagnate presso questi Uffici per ulteriori accertamenti, al termine dei quali sette di loro – un rumeno e sei slovacchi – sono stati muniti di Ordine di “Allontanamento del cittadino comunitario dal Territorio Nazionale per cessazione delle condizioni che determinano il diritto al soggiorno” Art. 21 D.Lvo n. 30/2007 (previsto entro un mese dalla notifica).
Analoghi servizi straordinari di controllo del territorio congiunti saranno svolti anche nelle prossime settimane.