PORDENONE – Sono entrati in servizio il 1° dicembre gli otto steward urbani ingaggiati dal Comune di Pordenone su iniziativa del sindaco Ciriani e dell’assessore Loperfido.
Obiettivo: contribuire ad accrescere la sorveglianza sulle aree sensibili della città favorendo il rispetto di legalità, decoro e convivenza civile.
Gli steward, 5 uomini e 3 donne, contribuiranno a monitorare parchi e aree verdi, park multipiano, terminal di autobus e corriere e altre aree.
«Un progetto che nasce dalla forte percezione del desiderio di maggiore sicurezza – ha spiegato il sindaco Ciriani – che tocca anche Pordenone nonostante non sia una città con gravi problemi di ordine pubblico». Annunciati dal sindaco, con il bilancio in approvazione a dicembre, anche nuove risorse per la polizia municipale e un concorso per assumere tre agenti nuovi agenti.
Compiti di prevenzione e deterrenza – Gli otto steward sono professionisti del settore formati ad hoc, con vasta esperienza alle spalle, scelti dagli elenchi degli addetti ai servizi di controllo redatti dalla prefettura. Monitoreranno il rispetto della quiete pubblica, cercando di fare in modo che nessuno provochi danno o disagio a cose e persone. «Svolgeranno un ruolo di prevenzione e deterrenza – ha spiegato il comandante Stefano Rossi che ne supervisionerà l’operato – non hanno potere sanzionatorio ma la loro presenza può scongiurare comportamenti scorretti».
Insomma, per fare un classico esempio, di fronte all’uomo che occupa nei parchi i giochi per i bambini, potranno «invitarlo» ad alzarsi. La loro capacità di dialogare in situazioni simili, unite alla prestanza fisica, può certamente raggiungere l’effetto desiderato, nonostante gli steward «non abbiano potere sanzionatorio e di fronte a situazioni pericolose, come le risse, chiameranno il numero unico 112 per le emergenze. Saranno figure di riferimento e di supporto – ha spiegato ancora Rossi – per i cittadini che frequentano i parchi, attendono i bus o vanno nei park in struttura a ritirare la macchina, magari la sera». Il progetto partirà in via sperimentale per due mesi. Gli orari indicativi di servizio sono dalle 9 alle 23 ma potranno variare a seconda delle esigenze e da questo punto di vista la prima settimana servirà da test.
Zone monitorate – Gli steward batteranno grosso modo quattro zone e i relativi dintorni. La prima, tra piazza Cavour, via Mazzini, la stazione e i parchi Querini e IV Novembre, via Candiani e piazzetta del Portello. La seconda area comprende corso Vittorio Emanuele II, Rivierasca, piazza della Motta e piazza XX Settembre, viale Martelli. La terza è l’area del parco Galvani, viale Dante, piazze Risorgimento e Ellero, via Vallona e Corte del Bosco. La quarta, piazza Duca d’Aosta, Borgo Colonna, parco San Valentino, piazza del Popolo, vie Brusafiera e Bertossi.
Più occhi sulla città – «Tutela del decoro e contrasto al degrado urbano è una delle nostre priorità – ha esordito l’assessore alla sicurezza, Emanuele Loperfido – la vivibilità degli spazi pubblici deve essere il più possibile garantita e tutti devono poter passeggiare tranquillamente nella nostra città».
Il progetto steward, in particolare, «si ispira alla legge Minniti sulla sicurezza urbana e siamo tra i primissimi in Italia a sviluppare questo sistema. La polizia municipale rimane il nostro organo preposto al controllo del territorio, ma Pordenone sta vivendo fenomeni nuovi e in certi casi il senso civico è venuto un po’ meno, da qui questo presidio integrato per essere più presenti e avere più occhi sul territorio». L’iniziativa è sviluppata con le società partecipate Gea Gsm, Hydrogea visto che punta anche alla tutela delle loro pertinenze e del personale nelle aree verdi, nei park e nei cantieri di lavoro.
Organico Questura, Ciriani: Attendiamo risposte – Il sindaco ha posto l’accento sulla «serissima difficoltà di organico della questura pordenonese e sulla sua altissima età media. Dati preoccupanti che abbiamo riportato al ministro Minniti, ai parlamentari regionali e al prefetto Morcone (stretto collaboratore di Minniti, ndr). Ora ci attendiamo risposte».
Ma per Ciriani l’aumentata percezione di insicurezza, oltre che dall’insufficienza di uomini, nasce anche «dall’aumento degli stranieri e di fenomeni di degrado. E ha contribuito anche la risposta negativa della Regione alla nostra richiesta di impiegare 19 uomini dell’ex polizia municipale, ora in servizio alla forestale, per contribuire al presidio del nostro territorio”.
“Noi stiamo facendo tutto ciò che possiamo fare – ha continuato – dal pressing sulle istituzioni all’aumento dei turni della polizia municipale per accrescere i controlli. Ora interveniamo anche con questi steward che non sono «guerrieri della notte» ma professionisti che possono contribuire al decoro tramite il buon senso. Sono stati utilizzati in via Bertossi dove, con il mix della loro presenza e di eventi culturali, l’area si è normalizzata. Ora vogliamo fare in modo che il progetto steward sia adottato dalle categorie in modo da confermarlo e irrobustirlo».
Polizia municipale, 625 interventi antidegrado in 6 mesi – Presentati anche alcuni dati sull’attività dell’ufficio antidegrado della polizia locale in collaborazione con Gea. In sei mesi effettuati 625 controlli di vario genere legati al contrasto del degrado urbano, 146 ispezioni per conferimento errato dei rifiuti e 78 sopralluoghi su aree private lasciate all’abbandono, di cui oltre 60 già risolte.
Nel solo ottobre 2017 gli interventi di contrasto al disordine urbano sono stati 148 tra sacchi e rifiuti abbandonati, manifesti non autorizzati e azioni analoghe. Risolti in via bonaria 29 casi relativi a terreni incolti e immobili abbandonati. Trenta le sanzioni per violazioni relative ai rifiuti.
«Un’attività quotidiana intensa – ha sottolineato il comandante Rossi – che si unisce a progetti come le visite guidate delle scuole al comando, gli incontri con i cittadini e gli amministratori di condominio, le iniziative «Vigile per un giorno» e «L’etilometro con i ragazzi». E da domani al via anche la nuova centrale operativa e un nuovo applicativo informatico che permette agli operatori di mappare e tenere monitorare le zone urbane a rischio.