Sicurezza lavoro: Agrusti “tecnologia e formazione per evitare tragici incidenti”

PORDENONE – Si concluderà questo pomeriggio, 10 febbraio, con una dimostrazione pratica, la Scuola per la Sicurezza a favore dei Rappresentanti dei lavoratori (RLS), dei Responsabili del servizio di prevenzione (RSPP) e dei datori di Lavoro, iniziativa propiziata da Confindustria Alto Adriatico, Asfo e organizzazioni sindacali – ed in collaborazione con l’Organismo Paritetico Provinciale (OPP) – parte del più ampio quadro di azioni previste dall’accordo territoriale che ha quale obiettivo Zero Morti sul Lavoro.

Il punto è stato fatto in una conferenza stampa – preceduta da un minuto di silenzio in memoria del lavoratore deceduto ieri a Trieste – alla Vecar Srl di Zoppola, in cui è stata ripercorsa l’attività iniziata a luglio con le tre sessioni in LEF – necessarie per effettuare l’analisi delle migliori nuove tecnologie per la prevenzione, dalla realtà virtuale per creare ambienti in cui esercitarsi sino all’utilizzo degli esoscheletri per ridurre lo sforzo fisico – e proseguita a novembre con l’attività formativa erogata dagli ispettori dell’ASFO con approfondimenti dedicati, fra l’altro, all’analisi degli infortuni mortali cagionati dall’uso del carrello elevatore.

Il Prefetto, Domenico Lione, ha spiegato che l’attenzione, in questi casi, non è mai troppo alta ed ha sottolineato la necessità imprescindibile di insistere sulla formazione aggiungendo che «la Prefettura collabora con Confindustria Alto Adriatico all’allargamento dell’iniziativa ad altre platee nell’auspicio che possa diventare fiore all’occhiello di questo territorio soprattutto nell’ottica formativa dei ragazzi che, dalla scuola, si affacciano al mondo del lavoro».

Per il Presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti, che in premessa ha parlato di giorno infausto riferendosi all’incidente al Molo VII – e che ha auspicato, al pari del Prefetto, l’allargamento del protocollo sottoscritto tra CAA e sindacati durante li lockdown in materia di sicurezza, divenuto testo-guida a livello nazionale, a tutto il FVG trasversale alle varie categorie – la questione deve essere affrontata grazie al connubio tra formazione e nuove tecnologie per evitare, ha spiegato, che una distrazione possa trasformarsi in una tragedia.

«Dopo quelli in itinere – ha detto Agrusti riferendosi a uno studio effettuato in collaborazione con ASFO – gli incidenti sul lavoro ai conduttori di muletto sono quelli che presentano la casistica più elevata.

L’impegno di CAA, da realizzarsi con la collaborazione del partner Vecar, è mettere a disposizione delle aziende i migliori strumenti per il ringiovanimento del parco macchine e, ove ciò non fosse possibile, di dotare i mezzi di kit di sicurezza che possano essere inseriti anche in carrelli elevatori che ne sono sprovvisti per aumentarne il livello di protezione ed eliminare i rischi di contatto con persone o cose».

Secondo Agrusti, però, tutto ciò non è sufficiente se non si riesce a permeare gli ambienti di lavoro con una appropriata cultura della sicurezza. «Credo che il lavoratore debba essere responsabilizzato a tutela della propria vita anche attraverso l’introduzione di meccanismi sanzionatori».

Giuseppe Del Col, Direttore operativo della sede di Pordenone di CAA ha spiegato che «l’OPP, che già da quasi trent’anni provvede a garantire, una delle poche realtà esperienza in Italia, la formazione obbligatoria per i RLS ha offerto un ulteriore, innovativo e gratuito iter di aggiornamento.

Da luglio a novembre dello scorso anno si sono susseguiti cinque eventi seminariali di alto livello che hanno coinvolto complessivamente trecento partecipanti e la lezione di chiusura di questo pomeriggio è la sintesi del percorso formativo di un anno; dopo aver infatti analizzato le migliori nuove tecnologie, quale l’uso degli esoscheletri o della realtà virtuale per la prevenzione nelle tre sessioni svolte a luglio 2022 alla LEF – ha aggiunto Del Col – oggi si procederà all’analisi delle più attuali tecnologie applicabili ai carrelli elevatori per evitare una delle forme più diffuse di grave incidente.

Inoltre, la visione diretta dell’operatività dei mezzi risulterà consequenziale agli approfondimenti svolti nei due momenti formativi tenuti a novembre 2022 con ASFO dedicati proprio all’analisi degli infortuni mortali in cui è coinvolto l’uso del carrello elevatore». Da Del Col anche alcuni numeri: 6 seminari che hanno complessivamente coinvolto 350 lavoratori.

Per Denis Dalla Libera della Cisl, che ha parlato anche a nome delle altre sigle sindacali, il tema riguarda l’intero mondo del lavoro, pensiamo – ha detto – sia importante discuterne in maniera approfondita evitando di delegare il tutto a norme, regole e burocrazia. Con attenzione a tutti i temi, come al fatto che in alcune aziende certi comportamenti vengono tollerati ma questo non è accettabile e proprio su questo lavoreremo.

Assieme a un adeguato percorso formativo perché – ha spiegato ancora il sindacalista – l’aggiornamento sulla sicurezza deve poter essere garantito con continuità al fine, anche, di correggere comportamenti inadeguati. Nostro primo obiettivo, come CAA, è Zero Morti sul Lavoro e crediamo che qui a Pordenone sia stata costruita una grande opportunità per conseguirlo».

Gianni Susanna, Amministratore delegato di VECAR, ha spiegato che al contrario di altri macchinari il carrello elevatore opera in tutti i settori e, in conseguenza di ciò, deve essere customizzato in base all’ambiente di lavoro, esigenza da non sottovalutare.

Nel pomeriggio, ai corsisti, oltre ad un’analisi sulla struttura del carrello elevatore e delle sue caratteristiche meccaniche, verranno esaminati i sistemi di “sicurezza passiva” elettronica e meccanica di cui è dotato il mezzo per ridurre gli effetti di eventuali incidenti e anche quelli di “sicurezza attiva”, come allarmi e sensori strutturati proprio per evitarli.

Particolare attenzione verrà data anche alla presentazione e all’illustrazione dei kit di sicurezza. Al termine della lezione verrà anche effettuata un’esercitazione con carrelli di ultima generazione dove si potranno sperimentare concretamente le modalità di funzionamento dei dispositivi di sicurezza.

La collaborazione col PAFF! In tale contesto è stato presentato il manifesto sull’utilizzo consapevole dei carrelli realizzato in collaborazione con il PAFF che verrà messo a disposizione delle aziende. Il Direttore artistico, Giulio De Vita, ha spiegato che «oltre alla promozione del fumetto come arte, la mission istituzionale del PAFF! è la promozione e la divulgazione della conoscenza attraverso il linguaggio del fumetto; la funzione divulgativa del fumetto, grazie al suo impatto visivo immediato – ha proseguito – è fondamentale. In egual modo lo è la collaborazione e la sinergia con altri enti come Confindustria Alto Adriatico, per veicolare i temi più sensibili e caldi come la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.

In questo senso la funzione di studio e approfondimento di un museo moderno si esprime nella pratica e nella sua efficacia di integrarsi con la vita produttiva del sistema sociale.

La cultura non può più essere solo vista come un settore relegato alla contemplazione del sapere o al culto del bello – ha concluso – ma svolge pienamente la sua funzione sociale integrandosi nella vita produttiva della società concorrendo a creare consapevolezza nell’individuo per il suo benessere intellettuale e fisico nel tempo libero, in casa, in famiglia e sul lavoro».

Il futuro. L’attività della scuola proseguirà nel 2023/2024 seguendo due direttrici: la prima, coerente con gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo del 27 luglio 2022, è finalizzata a far conoscere agli RLS E RSPP le aziende industriali del territorio che eccellono nella prevenzione e le modalità operative da queste attuate in fabbrica; la seconda a esplorare anche inedite modalità di comunicazione dei temi della salute e sicurezza in fabbrica ai lavoratori.




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