Sicurezza sul lavoro, siglato il nuovo accordo

PORDENONE – La costante e proficua collaborazione nel Pordenonese sul fronte delle relazioni sindacali, mutuata anche a livello nazionale con l’adozione di protocolli specifici a seguito della pandemia, ha originato un nuovo accordo territoriale che agirà direttamente sugli ambiti della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

I punti che qualificano il documento, sottoscritto da Confindustria Alto Adriatico, Cgil, Cisl e Uil e Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, sono molteplici, soprattutto per quanto riguarda il Rappresentante dei Lavoratori alla sicurezza nelle fabbriche, cui viene attribuito un ruolo sempre più centrale. In ragione di ciò, è scritto nell’intesa, saranno implementate le attività di formazione dedicate a questa figura con un percorso permanente di aggiornamento integrato che si avvarrà delle migliori esperienze industriali locali in materia di prevenzione. Gli up-grade troveranno nel rilascio di appositi attestati, la progressione documentale delle competenze acquisite da parte del RLS.

Un’ulteriore opportunità di aggiornamento sarà garantita da video didattici di supporto sui temi della sicurezza comportamentale per agevolare sia le attività di formazione, sia quelle di confronto e contatto tra RLS.

L’accordo, inoltre, stabilizzerà funzione e competenze del Rappresentante Territoriale dei lavoratori per la sicurezza (RLST), il quale, oltre ad avere le attribuzioni tipiche del rappresentante dei lavoratori nelle piccole imprese – dove quest’ultimo non è presente – coordinerà gli RLS secondo le linee espresse dall’Organismo Paritetico Territoriale (OPP). Confermata infine la partnership operativa con Confindustria Alto Adriatico: l’RLST, assieme a un rappresentante della Territoriale, come già avvenuto in corso di pandemia, effettuerà delle visite in azienda per una valutazione e un supporto tecnico su problematiche attinenti alla sicurezza.

In questo contesto assumerà sempre maggiore importanza la collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, che coordinerà gli interventi in una logica di sussidiarietà tra il sistema pubblico e quello privato e collaborerà con l’OPP per esaminare i casi di infortunio più gravi avvenuti nel territorio, studiarne le dinamiche e le caratteristiche per suggerire procedure e informare aziende e lavoratori sulle buone prassi da seguire.

«Lo scopo – è stato detto dalle parti – è inaugurare una importante campagna di sensibilizzazione denominata Zero morti sul lavoro che permetta effettivamente di raggiungere in tempi brevi tale obiettivo nel territorio di Pordenone. Una cultura della sicurezza che coinvolgerà anche le scuole dove saranno effettuate iniziative di promozione rivolta agli studenti.

Le parti hanno infine concordato sulla necessità di costituire in Prefettura a Pordenone un tavolo permanente di confronto sullo stato della sicurezza sul lavoro nel territorio allargato agli enti di vigilanza e a tutte le categorie produttive e sindacali.




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