PORDENONE – Risolto dagli agenti della Questura di Pordenone il giallo dei volantini raffiguranti i volti di cinque sindaci della cittĂ , rinvenuti affissi nella mattinata del 7 giugno corrente in via Grigoletti, all’altezza della farmacia comunale.
Infatti nella tarda mattinata odierna, 8 giugno, un 39enne, originario della provincia di Pordenone e insegnante di matematica e scienze in un istituto di scuola media superiore della città , si è presentato in Questura rappresentando di essere l’autore dell’iniziativa dei volti stampati dei 5 sindaci con richiami satanici.
Accompagnato negli uffici della Digos, l’uomo, costernato e rammaricato per quanto accaduto, ha spiegato i fatti, precisando che la serata di mercoledì 6 giugno si era ritrovato con alcuni amici in un locale cittadino, per organizzare la partecipazione ad un torneo di calcetto “amatoriale”, che annualmente si svolge in questo periodo in un centro sportivo cittadino.
In considerazione del fatto che il torneo è caratterizzato da un clima goliardico finalizzato alla raccolta di fondi da dare in beneficenza, il gruppo di amici, per la corrente edizione aveva pensato, ispirandosi al famoso film americano “Point Break” nel quale i protagonisti indossavano maschere raffiguranti gli ex Presidenti degli Stati Uniti, di riprodurre su cartoncini i volti degli ultimi 5 Sindaci di Pordenone, maschere da indossare in occasione delle partite.
Per accentuare quindi l’aspetto goliardico ed ironico, su alcuni dei volti erano stati riportati “segni” richiamanti la simbologia satanica come il “666”, una croce rovesciata, una stella a 5 punte racchiusa in un cerchio.
La sera del 6 giugno il gruppo di amici dopo essere uscito dal locale si salutava e l’insegnate 39enne, soffermatosi dinanzi alla farmacia comunale notava sulla vetrina della stessa la presenza di un manifesto pubblicitario riproducente una famiglia, e quindi scattava l’ “idea” di sovrapporre le 5 immagini dei volti dei sindaci su quelle presenti sul poster pubblicitario.
Al termine della verbalizzazione, il 39enne insegnante pordenonese, consapevole di quanto fatto e profondamente costernato, esprimeva le proprie scuse verso i 5 sindaci, ribadendo l’aspetto esclusivamente goliardico dell’iniziativa, ispirata da film americano “Point Break”.