Targa e intitolazione parco a Franco Toffolo

PORDENONE – Avrà luogo sabato 9 dicembre 2023 alle 10.30 in piazzale dei Mutilati, di fronte alla chiesetta di San Valentino, la cerimonia di svelatura della targa dedicata a Franco Toffolo e intolazione parco al medesimo.

A questo importante momento di ricordo saranno presenti il sindaco Alessandro Ciriani, la presidente dell’associazione San Valentino Luciana Pennelli, il presidente della Pro Loco Pordenone Franco Tonus e il presidente dell’associazione Il Castello di Torre Alessandro Casagrande.

​La cerimonia a cui l’intera cittadinanza è invitata, vuole rendere omaggio a Franco Toffolo, che ha lasciato una traccia profonda nella città di Pordenone. Impegnato in politica, ex consigliere comunale della Democrazia Cristiana e successivamente, con Alvaro Cardin, con “Vivo Pordenone”, ha continuato a svolgere un ruolo fondamentale nel mondo del volontariato e dell’associazionismo.

Amava questa città e soprattutto Torre: nel 1988 è stato uno dei promotori della costituzione del “Comitato Festeggiamenti Torre”, nato con l’intento di far rinascere l’antica Sagra del Rosario e di valorizzare la Giostra dei Castelli, quest’ultima nata 3 anni prima da un’idea di Valentino Grizzo, Elio De Anna e Claudio Borsoi del gruppo ippico Comat di Cordenons.
​Nel 1991 venne costituita l’Associazione “Il Castello Torre”, di cui Franco Toffolo fu uno dei soci fondatori e vicepresidente per diversi anni, che ha continuato a portare avanti l’opera del “Comitato Festeggiamenti Torre”.

Nella sua esperienza fu anche Consigliere della Proloco Pordenone, di cui era stato socio fondatore e che aveva a lungo presieduto. Per la buona riuscita di tanti eventi cittadini, come Incontriamoci a Pordenone e la Lotteria di San Valentino, collaborò con ASCOM-Confcommercio di Pordenone. Ideò e portò avanti il progetto

“Un cuore grande per la città” al fine di collocare i defibrillatori in varie zone urbane, per far diventare Pordenone una città cardio-protetta.

​Presiedette l’associazione San Valentino fino alla pandemia di Covid, che lo colpì proprio nelle primissime fasi, durante il picco di contagi. Riuscì a concludere la sua ultima Sagra di San Valentino a febbraio, ma il 12 marzo fu ricoverato a Pordenone e, aggravandosi, a Trieste dove si spense il 10 aprile.

Il suo esempio di dedizione alla comunità rimarrà sempre vivo nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto e che hanno potuto apprezzarne l’umanità e le grandi qualità.




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