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lunedì , 8 Dicembre 2025

Tavola rotonda Cisl sulla tratta degli essere umani

La Cisl è in prima linea contro i trafficanti che sfruttano la disperazione di uomini e donne. A sottolinearlo a gran voce a Pordenone, a partire dalle ore 9.00 presso Palazzo Badini, nel corso di una tavola rotonda promossa dal Punto di Ascolto Antimobbing di Pordenone assieme alla Cisl territoriale e al Comune di Pordenone gli esperti del settore unitamente alle istituzioni.

Guglielmina Cucci, Assessora alle pari opportunità e alle politiche sociali del Comune di Pordenone, dichiara:
”Abbiamo scelto il 25 novembre per questo convegno perché la tratta è una delle forme più gravi di violenza di genere. In Friuli Venezia Giulia questo impegno si concretizza con il progetto ‘Il FVG in rete contro la tratta’, che dal 2016 al 2023 ha preso in carico 202 persone, di cui 156 donne. Non si tratta soltanto di sfruttamento sessuale, ma anche di sfruttamento lavorativo, matrimoni forzati e servitù domestica, che colpiscono in modo particolare le donne migranti. Al progetto aderisce anche il Servizio Sociale del Noncello, in sinergia con Nuovi Vicini, ente attuatore partner per il Friuli Occidentale, confermando un impegno in prima linea e la volontà di rafforzare la rete di ascolto anche su questo fronte.”

“L’obiettivo di oggi – ha spiegato la coordinatrice del Punto di Ascolto, Chiara Tomasella – è quello di instaurare un dialogo costruttivo tra esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, sindacato e servizi sociali per creare strategie concrete di contrasto e promuovere una rete di supporto efficace alle vittime
di questa aberrante pratica.”

Renata Della Ricca, Segretaria Regionale della Cisl del Fvg, sottolinea la necessità di creare corridoi umanitari, integrazione e politiche di sostegno ai Paesi di provenienza. Molte di queste persone, in
particolare donne e ragazze, sono vittime di violenze finalizzate allo sfruttamento sessuale. Sono spesso private della loro libertà personale e sottoposte a violenze economiche, fisiche e sessuali, fattori che mettono in pericolo la loro stessa vita.
Maria Angela Molaro, operatrice della Fai Cisl FVG, sottolinea come questo fenomeno proceda di pari passo con lo sfruttamento lavorativo: molte delle persone coinvolte, spesso vittime di tratta, finiscono intrappolate in una rete di ricatti, violenze e false promesse che le espone non solo a condizioni di lavoro illegali e
disumane, ma anche ad attività formalmente legali che però vengono pagate in modo irregolare o del tutto inadeguato.

Per la Cisl, gli sforzi di tutta la comunità internazionale devono concentrarsi su una lotta acerrima contro i trafficanti di esseri umani che sfruttano la disperazione di uomini, donne, bambine e bambini.

Dalla Libera Denis Giovanni Coordinatore Ast Cisl Pordenone dichiara: ” Serve un impegno da parte di tutti per trasformare le storie di invisibilità in percorsi di emancipazione, queste lavoratici all’ingresso nel nostro
paese devono poter riconoscere quei percorsi di integrazione che garantiscono tutele e diritti promuovendo percorsi di formazione linguistica, professionale e inserimento sociale. Troppe volte, anche davanti a segnali evidenti, si interviene tardi ed è proprio in quei vuoti, in quei silenzi, che si consuma la parte più dolorosa delle
storie di sfruttamento e violenza”.

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