Tennistavolo: Giada Rossi entra nel Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa

ZOPPOLA – Dopo moltissimi successi ottenuti in campo, Giada Rossi ha conquistato un altro importantissimo traguardo nella sua vita di atleta. Lo Stato Maggiore della Difesa ha da pochi giorni terminato le sue selezioni del 1° bando per la contrattualizzazione di personale civile paratleta del più alto livello tecnico-agonistico e la campionessa di Zoppola, recentemente salita sul tetto del mondo in singolare e in doppio alla rassegna iridata di Granada, è risultata vincitrice, per l’ingresso nel Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, assieme a dieci colleghi di altre discipline. Oggi nei locali del Circolo Ufficiali delle Forze Armate, alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa Senatrice Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del Capo di Gabinetto del Ministero dello Sport e Giovani Massimiliano Atelli, del Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa Generale Carmine Masiello e del presidente del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa Gen.D CC Alfonso Manzo, Giada ha ufficialmente firmato il contratto, per il momento della durata di tre anni. Sono intervenuti il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, e, in rappresentanza della FITeT, la consigliera federale Chiara Colantoni, che è anche la responsabile della Commissione Atleti della European Table Tennis Union (con Giada nella foto).

«Sono felice e orgogliosa – spiega Giada – di essere stata testimone di una svolta epocale, dal momento che per la prima volta il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, a otto anni dalla sua costituzione, ha aperto le porte ad atleti provenienti dal mondo civile. È stato cambiata una legge e, dunque, dietro tutto ciò c’è stato il grande lavoro di molte persone. Aver partecipato alla cerimonia è stato molto emozionate. L’impegno che ho profuso in questi anni e i risultati che ho raggiunto mi hanno permesso di approdare a questo traguardo così significativo, che mi garantisce una maggiore tranquillità e mi permette di vivere praticando lo sport che amo, per centrare obiettivi sempre più alti».

P.G.




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