Via al piano di riqualificazione dell’illuminazione pubblica

PORDENONE – Procede senza far rumore l’imponente piano di riqualificazione dell’illuminazione pubblica a Pordenone. Per questo l’Amministrazione ha deciso di spiegare nei dettagli l’entità dei lavori e la complessità di questo progetto che condurrà alla trasformazione di Pordenone in una Smart City, obiettivo che sta alla base del partenariato tra Comune ed Hera Luce.

Forse non tutti sanno che buona parte delle lavorazioni di “relamping” (la sostituzione delle vecchie lampadine) che facevano parte del progetto presentato a suo tempo da RTI Hera Luce – Grimel sono già state effettuate nel corso della manutenzione condotta da RTI Hera Luce – Grimel. Per diverse lampade è stato necessario sostituire integralmente il corpo illuminante anziché procedere ad una sua manutenzione e, in questi casi, l’Amministrazione ha autorizzato l’intervento nell’ambito della manutenzione straordinaria urgente prevista nel contratto di gestione del servizio.

Questi interventi di refitting e relamping con nuovi LED in 597 lampade, sono stati portati a termine a settembre in via Maestra Vecchia e alcune strade limitrofe, vial Grande e limitrofe, via del Bellunello e limitrofe, via Cappuccini nel tratto iniziale dal sottopasso al cimitero e limitrofe, nel 70% delle vie del quartiere di Vallenoncello (via Vallenoncello, via Valle, via della Dogana, ecc.…), in via Deledda e via Ada Negri.

​«Quanto al progetto esecutivo – spiega l’assessore all’urbanistica Lidia Diomede – va tenuto presente che il lavoro ha comportato un coordinamento dei progettisti con tutti gli uffici coinvolti nel progetto, che non concerne solo la pubblica illuminazione, ma anche la realizzazione della Smart City. Quest’ultima – puntualizza Diomede – prevede anche interventi di implementazione della rete informatica degli uffici con necessità di cablaggi di vari edifici, interventi per la ZTL (sia relativi agli apparecchi per la lettura di targhe che per i veri e propri varchi), una nuova centralina/stazione meteorologica ambientale che consentirà la rilevazione continua dei dati di temperatura, umidità, sostanze inquinanti in modo da consentire una pronta risposta e individuazione delle azioni necessarie a risolvere eventuali criticità e, infine, sensori di livello lungo il fiume Noncello, che invieranno segnali di allerta in caso di allagamenti».

​Parte degli interventi dedicati alla Smart City ha previsto una serie di approvazioni necessarie da parte di Enti Terzi che hanno purtroppo allungato la tempistica. Il progetto prevede, ad esempio, anche una parte di illuminazione artistica che interessa il centro storico e che ha reso necessario acquisire il parere della Sovrintendenza, che al momento non è ancora pervenuto. Si conta di terminare la fase di validazione a breve così da portare in approvazione il progetto e poter partire con tutti i lavori, iniziando proprio da quelli di riqualificazione completa dell’illuminazione pubblica.

​Non è difficile comprendere che il lavoro da realizzare in città è complesso e molto esteso «Solo per l’illuminazione pubblica – sottolinea l’assessore Diomede – saranno interessati oltre 11.000 lampioni, per cui servirà un tempo adeguato per poter apprezzare il complessivo risultato finale. Del resto, l’accordo siglato tra Comune ed RTI Hera Luce – Grimel ha una durata di diversi anni».

Il progetto di partenariato prevede l’adeguamento normativo degli impianti esistenti che, oltre alla riduzione sensibile dei consumi energetici, comporta l’aumento della luminosità, la corretta distribuzione della luce a terra secondo normativa, l’inserimento di nuovi singoli punti luce nelle strade mal illuminate, l’illuminazione dedicata di diversi attraversamenti stradali, scelti secondo i criteri di pericolosità in collaborazione con la Mobilità Urbana.

Tra questi interventi è compresa la sostituzione integrale di circa 36 km di linee aeree di rame nudo, che verranno interrate, e quella di 900 pali di illuminazione in cattive condizioni. Nel progetto è prevista anche la realizzazione di nuovi impianti, in risposta alle richieste che sono arrivate negli anni al Comune dai cittadini. Alcuni esempi? In via Claut e via Falcade, nella pista ciclabile in via Montereale, nel tratto pedonale che collega via Interna e il ponte ciclopedonale sopra la SS13, passaggio che mette in comunicazione il quartiere di Torre con la zona degli istituti superiori.

​Nel progetto è prevista anche una parte di illuminazione artistica, in un percorso che parte dalla Santissima e arriva alla fine Corso Garibaldi. Dal ponte di Adamo ed Eva alle facciate di palazzi storici dei due Corsi, piazzette comprese; dall’illuminazione (anche a colori) della facciata del Municipio alla riqualificazione dei cavi fissati a muro e dei corpi illuminanti dei portici e dei vicoli limitrofi; dall’illuminazione della piazza del Duomo e quella di fronte alla chiesa di San Giorgio.

​Sempre in collaborazione con RTI Hera Luce – Grimel, l’Amministrazione ha eseguito ed eseguirà interventi puntuali, al di là del progetto di partenariato, anche implementando l’illuminazione pubblica esistente: si pensi all’intervento concluso in via Mazzini, a quello di prossima esecuzione al Parco Querini e a quello già condiviso coi cittadini che abitano nei pressi del laghetto San Carlo.

Riguardo a quest’ultimo intervento, in seguito ad un confronto informale con i residenti del complesso abitativo di via Fontane, i cui giardini privati confinano direttamente con parco San Carlo, è stata fatta una breve analisi dei rischi e dell’utilizzo del tratto di viabilità pedonale che collega parco San Carlo e San Valentino. L’analisi tecnica ha considerato sia l’attuale fruizione della stradina in oggetto, sia l’utilizzo futuro previsto per la stessa, anche in vista della prossima riqualificazione dell’ex Battirame.

Il progetto di massima per l’estensione dell’impianto di illuminazione lungo il percorso ad oggi non illuminato, predisposto da RTI Hera Luce – Grimel, prevede l’installazione di 15 nuovi punti luce, con caratteristiche tecniche performanti sotto il profilo energetico e normativo, per un costo pari a 35 mila euro.

​«Confido – conclude l’assessore Diomede – di aver chiarito in modo esauriente il progetto di riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica e Smart City a Pordenone e di essere riuscita a rendere la complessità e l’entità di un progetto che inevitabilmente si riflette sulla tempistica e sulla mole degli interventi, ma che alla fine trasformerà profondamente, e il meglio, la nostra città».




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