PORDENONE – E’ cominciato il conto dei danni provocati dalla violenta grandinata che si è abbattuta intorno alle 6.30 di oggi, domenica 1° agosto, sul Friuli Occidentale.
“Chicchi” di grandine grossi come palle da tennis sono piombati dal cielo, andando a colpire soprattutto la zona di Bannia a Fiume Veneto e ad Azzano Decimo. La grandinata ha investito anche Chions, Pasiano, San Vito al Tagliamento, San Giovanni di Casarsa, Valvasone Arzene.
I pompieri, con le squadre di San Vito, Pordenone e Spilimbergo, sono al lavoro da ore per mettere in sicurezza gli edifici.
Questo, il video di Gianni Sartor riguardante la zona di Fiume Veneto e Azzano Decimo.
Coldiretti Pordenone, intanto, sta svolgendo una ricognizione per raccogliere le segnalazioni dei danni dopo la violenta grandinata del mattino. I segretari di zona di Coldiretti referenti ai comuni di Pasiano di Pordenone, Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento sono in contatto con i dirigenti locali per raccogliere dati.
Le foto inviate dai vari territori rappresentano in maniera evidente quanto si è verificato. Tetti dei capannoni agricoli bucati e in qualche caso scoperchiati, raccolti distrutti. In particolare, le coltivazioni specializzate con il più alto valore come i vigneti hanno subito danni importanti. Per quanto riguarda la frutticoltura e nel caso specifico la melicoltura si è salvata grazie alle reti antigrandine. Per gli ortaggi ma anche i seminativi come mais e soia che sono in un fase di crescita molto delicata, la grandine può compromettere la maturazione.
«La struttura – dichiara il presidente provinciale della Coldiretti Matteo Zolin – in questo momento particolarmente delicato è operativa. Nei prossimi giorni, segnaleremo alla Regione, in aggiunta alle precedenti grandinate e alle gelate di aprile, i dati raccolti relativi ai danni di questi giorni».