FVG – E’ stato consegnato alle autorità militari della 132/a Brigata corrazzata ‘Ariete’ di stanza a Pordenone il rapporto con i risultati delle indagini effettuate dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia (Arpa) sulla presenza di radionuclidi all’interno dell’area del poligono militare del Cellina-Meduna.
“I dati – ha specificato l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito – sono rassicuranti e non vi è alcun pericolo per la salute della popolazione e dei lavoratori. Si conferma che non c’è alcuna contaminazione della falda acquifera o della catena alimentare in seguito all’utilizzo nelle esercitazioni di missili contenenti isotopi radioattivi”.
Lo studio, condotto tra la fine del 2013 e il maggio 2015, ha evidenziato che quattro bersagli presenti all’interno del poligono sono contaminati e la contaminazione è strettamente confinata ai bersagli stessi e alle loro immediate vicinanze.
Le misure effettuate hanno permesso di escludere contaminazioni all’esterno dell’area perimetrata.
Cautelativamente le superfici contaminate sono risultate pari a circa 4.000 metri quadri, il 4 per mille dell’area perimetrata. Le misure effettuate hanno permesso di escludere la presenza di uranio impoverito nei suoli e di contaminazione da Torio 232 nelle acque potabili e di falda.