CORDENONS- La finale dell’Atp Challenger di Cordenons sarà Spagna-Svezia. Saranno, infatti, Roberto Carballes Baena ed Elias Ymer a fronteggiarsi (inizio alle 18) per il successo nella quattordicesima edizione del prestigioso torneo.
All’Eurosporting nel primo match che metteva in palio la finalissima del Dolomia tennis cup, la testa di serie n. 1 del tabellone, il serbo Laslo Djere, n. 108 del mondo, ha dovuto alzare bandiera bianca sul finire del primo set. Lasciando campo libero allo spagnolo Roberto Carballes Baena che nel frattempo aveva ipotecato la prima partita portandosi sul 5-1.
Djere pare aver pagato lo sforzo profuso il giorno prima nei quarti di finale al cospetto dello spagnolo Lopez-Perez, quando è riuscito nell’impresa di imporsi al terzo set dopo essere stato in svantaggio per 4-0 nella partita decisiva. A bloccarlo in semifinale ci ha pensato un risentimento alla spalla destra. Il dolore è continuato nonostante il pronto intervento del fisioterapista della manifestazione.
Carballes Baena da par suo, reduce dal successo nel Challenger di Cortina, ha confermato di attraversare un momento magico, in cui è assistito da una condizione invidiabile, che gli permette di gestire al meglio i lunghi scambi da fondo campo che hanno caratterizzato anche il quasi set vinto contro Djere.
Lo spagnolo, n. 141 del mondo, sfiderà nella finalissima lo svedese Elias Ymer che ha avuto la meglio sull’italiano Lorenzo Giustino, in un confronto senza troppe emozioni, concluso sul 6-2, 6-1 a favore dello scandinavo.
Nella finale di doppio trionfo per il duo ceco composto da Roman Jebavy e Zdenek Kolar, già finalisti della scorsa edizione. Stavolta le teste di serie n. 2 del tabellone hanno portato a termine l’impresa, superando nettamente le teste di serie n. 1, l’olandese Matwe Middelkoop e lo slovacco Igor Zelenay.
Partivano col pronostico avverso Jebavy e Kolar, anche perchè di fronte avevano il n. 55 del mondo in doppio (Middelkoop), già 46, e l’ex 50 del ranking internazionale (Zelenay). Ciononostante hanno saputo imporre sin dal via il loro tennis ben calibrato tra efficacia dei colpi da fondo e precisione sotto rete, lasciando ai più quotati avversari appena 5 giochi. E chiudendo la pratica in poco meno di un’ora.