Cordenons, concerto “Custodi di bellezza” il 27 settembre

CORDENONS – Ritorna il tradizionale appuntamento con la musica corale a Cordenons: nel duomo di Santa Maria Maggiore, il coro Polifonico Sant’Antonio Abate, diretto dalla maestra Monica Malachin, si esibisce dopo nove mesi di stop causa Covid con il concerto “Custodi di bellezza”: appuntamento domenica 27 settembre alle 17 con un programma il cui filo conduttore è la parola, l’intima unione che melodia, armonia, ritmo e contrappunto hanno stretto con essa tanto da penetrarla dischiudendone i significati semantici ancora in essa racchiusi.

In tutte le composizioni si può senz’altro osservare un’aderenza speciale alla parola, dando vita ad una melodia fresca, spontanea, naturale, alle volte traendo l’essenza del “cantus firmus”, per poter trasmettere l’anima della musica.

Il programma prende avvio con l’Ave Maria del compositore di Azzano Decimo Cossetti a cui segue l’Ave Maria dello spagnolo Busto. Si prosegue con Bogoroditse Devo di Rachmaninov, composizione tratta dai vespri in lingua paleo-russa. Di Sofianopulo è la composizione dal titolo “Mentre il silenzio” tratta dalle poesie di padre David Maria Turoldo.

Dopo un intervento del parroco don Angelo Grillo, si continua con Vito Levi “Surge, prospera”, il Canticum del compositore di Aiello del Friuli Di Piazza, un altro brano di Sofianopulo tratto dalle opere di Turoldo e “Christus factus est” tratto dai mottetti di Bruckner.

Il concerto si concluderà con il brano “O filii et filiae” del compositore svizzero Antognini (che ha uno stretto legame con Cordenons) e “O salutaris Hostia” di Rossini.

Il concerto e il programma proposto nascono da un’idea musicale alla quale si dipana la ricerca teologica, costruendovi il percorso finale. Il programma offre una suggestiva articolazione chiastica, nella fattispecie delle composizioni della Bibbia, attraverso parallelismi, su rapporti di similitudine e di opposizione, di incrocio e di lontananza, di ripetizione di elementi, mentre il messaggio che conta sta al centro.

I soggetti scelti sono Maria e Cristo: l’immagine di Maria contrapposta alla figura di Gesù, il rosso purpureo di Cristo e l’azzurro regale di Maria condurranno verso la ricerca del suono, il suo colore, la sua prospettiva.

L’ingresso al concerto è libero fino a esaurimento dei posti secondo quanto previsto dalle regole anti-Covid.




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