Furto in un bar-sala giochi, denunciata banda di rumeni

CASARSA – Si è conclusa positivamente l’indagine condotta dai Carabinieri di Casarsa della Delizia dopo il furto ai danni del bar – sala giochi “Pasha” di Casarsa della Delizia.

I fatti risalgono alla notte del 14/15 ottobre 2015 quando il gestore del locale, con amara sorpresa, aveva scoperto che ben 6 slot machine presenti nella sala erano state forzate e “svuotate” del denaro contenuto, quantificato dal report interno in 3000 euro circa.

A questo si dovevano aggiungere circa 2000 euro di danni dovuti all’effrazione delle apparecchiature elettroniche, che gli autori del reato avevano provocato, in orario di apertura dell’esercizio pubblico, dalle ore 23,00 alle successive ore 03,00 circa.

La tecnica, piuttosto inusuale ma evidentemente efficace, si era concretizzata nel distrarre il personale del locale mentre i complici, nella sala attigua, provvedevano progressivamente a forzare le slot asportandone il contenuto.

L’indagine, conclusasi in questi giorni, ha consentito di acquisire a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza per il reato di furto aggravato in concorso, desunti dalle precise dichiarazioni delle persone informate sui fatti, dai successivi riscontri positivi con riferimento anche alle vetture utilizzate, e dai riconoscimenti operati in sede di individuazione fotografica, previa visione ed analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza interno e da quello comunale.

A conferma dell’ipotesi investigativa, poi, si è accertato che gli indagati si frequentavano assiduamente, così come emerso, fra l’altro, dai controlli operati sul territorio.

Si tratta di cinque uomini e una donna di nazionalità rumena, tutti con precedenti specifici: M.A. di anni 20 (donna), s.f.d., attualmente sottoposta agli arresti domiciliari in Milano; I.A. di anni 29, s.f.d., attualmente detenuto presso la casa circondariale di Udine; B.A. di anni 22, s.f.d.; I.M. di anni 28, s.f.d.; B.I. di anni 27, s.f.d., attualmente detenuto presso la casa circondariale di Rebibbia in Roma e S.I. di anni 26, s.f.d.

Proposto nei loro confronti, infine, l’allontanamento dal territorio provinciale con foglio di via obbligatorio.




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