Nane Zavagno. L’arte, una vita, mostra dal 25 febbraio

SPILIMBERGO – A partire dall’anno del compimento del 90° compleanno, proseguendo durante i primi mesi del 2023, la città di Spilimbergo, da sempre attenta al lavoro dell’artista, vuole rendere omaggio all’intera carriera di Nane Zavagno con una mostra che presenterà, in maniera esclusiva e con molte opere inedite, i disegni, ultime opere e sintesi straordinaria di tutta la sua produzione artistica, riconosciuti dalla critica come autentiche eccellenze.

Nane Zavagno, nel corso dei suoi settant’anni di un’attività artistica in cui la tradizione è confluita con naturalezza e rigore nel metodo e nelle forme della contemporaneità, si è affermato come una delle personalità più importanti dell’arte regionale e al tempo stesso si è distinto per originalità anche in campo nazionale e internazionale.

La Città di Spilimbergo ora rende omaggio all’artista nella ricorrenza dei suoi 90 anni con una mostra, coordinata dal prof. Angelo Bertani ed articolata in cinque sezioni (4 a Spilimbergo e 1 a Udine) che danno conto, per scelte emblematiche, dei suoi principali percorsi di ricerca: le opere in mosaico, i dipinti, gli allumini, le sculture e i disegni ad esse collegabili.

Ancora giovanissimo, nei primi anni ‘50 Nane Zavagno iniziò a elaborare una concezione innovativa dell’arte musiva basata sulla riscoperta dei materiali e delle forme primarie, oltre che sull’utilizzo di elementi fino ad allora considerati extrartistici o “poveri” come i ciottoli di fiume: egli del resto fin da subito sostenne con determinazione l’esigenza di autonomia del mosaico rispetto alla pittura. Proprio nell’ambito di questa sua originale ricerca, nei primi anni ’60 creò i Rosoni, mosaici di forma circolare in cui i ciottoli, disposti in sequenze concentriche, si imponevano come elementi formali primari e al tempo stesso davano origine a una vibrazione materica.

Negli stessi anni egli intraprese anche un altro percorso per cui nacquero i primi Allumini, strutture realizzate con lamine di alluminio industriale piegate in modo ben calibrato e disposte in cadenze modulari sensibili alle variazioni della luce.

Fin dagli anni ’50 Zavagno si era dedicato comunque anche alla pittura, dando origine a opere che di volta in volta rappresentavano gli esiti di un’indagine sui materiali e sulla materia-colore, tuttavia dalla fine degli anni ’60 ha iniziato ad avvicinarsi pure alla scultura creando strutture lamellari a sviluppo verticale o orizzontale; di seguito, a partire dagli anni ‘90, l’artista ha realizzato sculture in acciaio corten che delineavano dinamicamente lo spazio, e infine sculture, singole o a coppie, che si servivano del diaframma visivamente permeabile della rete metallica per istituire un significativo rapporto di stretta relazione con l’ambiente.

In anni più recenti, Nane Zavagno ha ripreso la sua attività di mosaicista (in verità mai del tutto interrotta) e al tempo stesso ha dato avvio a nuovi cicli di opere pittoriche e grafiche di forte intensità cromatica e segnica.

L’iniziativa è promossa dalla Città di Spilimbergo con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e la collaborazione della Fondazione Furlan, la Pro Spilimbergo e la Scuola Mosaicisti del Friuli.

Info e prenotazioni : Ufficio Cultura-Turismo della Città di Spilimbergo, piazza Castello, 4 – 33097 Spilimbergo mail [email protected] – tel. 0427 591115 591116.




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