Rotonda Garage Venezia, Bianchini: “Perso troppo tempo e costi quadruplicati”

PORCIA – “Sono stati persi cinque anni e i costi sono quasi quadruplicati”. Mario Bianchini, candidato sindaco del fronte progressista di Porcia (La Risorgiva, Bene Comune e Partito Democratico), commenta così la notizia che i lavori per realizzare l’agognata rotonda all’altezza del Garage Venezia potranno iniziare – almeno secondo le rassicurazioni date lunedì dall’assessore regionale Cristina Amirante – entro l’estate.

“Come cittadino di Porcia e come candidato sindaco – osserva Bianchini – mi rammarica il fatto che, a fronte di benefici mai resi noti dal primo cittadino uscente, per snellire il traffico lungo uno dei nodi più critici della viabilità lungo la Pontebbana siano stati persi cinque anni di tempo e i costi siano lievitati in maniera spropositata. Siamo passati infatti da 750mila euro, previsti nel 2018 dalla precedente amministrazione, agli attuali 2 milioni e 800mila euro”.

Secondo Bianchini è inconcepibile il ritardo accumulato per far decollare un’opera così strategica e di ampio respiro intercomunale: “Se ad ottobre del 2018 il funzionario dell’ufficio tecnico comunale di Porcia aveva dichiarato che i lavori si sarebbero potuti avviare tra maggio e giugno dell’anno successivo, quindi poco dopo l’insediamento di Sartini, perché mancava soltanto il progetto definitivo ed esecutivo dell’opera, perché si sono persi cinque anni?”, chiede Bianchini.

“Quando l’assessore regionale Amirante sostiene che la rotonda del Garage Venezia è un’opera attesa e necessaria da tempo – il candidato del fronte progressista va dritto al punto – è perché Sartini ha scelto di farla slittare.

Ha pensato bene, senza che in nessun documento risultino migliorie a livello di sicurezza stradale, di stracciare il primo progetto (prevedeva due rotonde anziché una) elaborato dallo stesso professionista per una diversa soluzione. Mettendo in dubbio, pertanto, l’operato e le competenze del progettista stesso. Con un’unica rotatoria – osserva Bianchini parafrasando le rassicurazioni di Sartini – i tempi di attesa al semaforo, mediamente di 150 secondi, si ridurranno dal 30 al 70 per cento.

Vorrei far notare al sindaco che anche il precedente progetto, che contemplava due rotonde, avrebbe ridotto l’attesa di 40 secondi. Che dire, quindi? Il deflusso regolare non giustifica gli attuali costi, il cambio di progetto e le tempistiche allungate. Una bocciatura, quindi, su tutta la linea.

Sebbene permangano forti dubbi su espropri e tombinamenti, noi, a differenza di quanto Sartini ha fatto, quando vinceremo le prossime elezioni non avremo l’arroganza e la presunzione di bloccare progetti già alle fasi conclusive: non è infatti la colorazione politica a determinare la funzionalità di un’opera”.

L’unica nota positiva, secondo il candidato sindaco, “è che si potrà, entro l’estate, avviare un progetto a beneficio della città. Questo indubbiamente comporterà dei disagi, che mi auguro l’amministrazione sappia mitigare”.




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