Sanità, Bianchini “a Porcia spetteranno 5 infermieri di comunità”

PORCIA – “Il compito di un sindaco è quello di accrescere il benessere della propria comunità attraverso la valorizzazione dell’ambiente, del tessuto sociale e dell’offerta sanitaria”. Lo afferma Mario Bianchini, candidato sindaco civico di Porcia (sostenuto dalle liste civiche La Risorgiva e Porcia Bene Comune e dal Partito Democratico), dopo l’incontro aperto alla cittadinanza che si è tenuto nella sede di coalizione di via Marconi.

Un incontro molto partecipato, che ha visto Giovanni Franchin, già direttore del Dipartimento delle alte tecnologie e responsabile della struttura di oncologia radioterapica del Cro di Aviano, presentare i dati regionali sulla salute e compararli con quelli a livello nazionale ed europeo.

“Abbiamo cercato di tradurre cosa può fare un comune per la sanità territoriale”. Nel corso della serata – afferma Bianchini – è stato presentato il DM 77 del 2022, che riguarda i nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale del servizio sanitario: “una riforma che ridisegna soprattutto funzioni e standard del Distretto, come descritte dal ministero della Salute.
L’importanza dei sindaci nel rapporto distretto ambito sarà fondamentale nel costituire l’impalcatura della salute sociale e nel rendere possibile il buon vivere della comunità.

A Porcia infatti – aggiunge il candidato civico – spetterebbero cinque infermieri di comunità: uno ogni 3mila abitanti. Inoltre sarà importante prevedere lo sviluppo della telemedicina, ma perché questo avvenga è necessario che tutto il territorio sia coperto dalla fibra ottica”.

Secondo Bianchini inoltre, che guarda alla realtà di Porcia, un sindaco dovrebbe facilitare e promuovere sul suo territorio la cosiddetta medicina d’iniziativa: “In sostanza quello che le persone fanno e che dovrebbero fare, autonomamente, per il loro benessere psicofisico: camminare e correre in un ambiente il più verde possibile, che sia dotato di strutture adeguate. E’ fondamentale, quindi, lavorare su una vivibilità locale. Quindi sanità territoriale si dovrà trasformare in salute territoriale”.

Secondo lo stesso Bianchini “compito del sindaco è quello di accrescere il benessere della propria comunità. Come? Attraverso servizi socio sanitari come poliambulatori con all’interno medici di medicina generale e pediatri di libera scelta ma anche infermieri di comunità. Affiancando a questo la valorizzazione e la realizzazione di parchi e aree verdi e di collegamenti che promuovano la mobilità dolce, mettendo il cittadino nelle condizioni migliori per essere inserito all’interno di un tessuto sociale forte”.




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