CORDENONS – Non poteva esserci epilogo migliore per la quarta edizione dell’Itf di Cordenons Acqua Dolomia-Serena Wines, torneo dotato di un montepremi di 25mila dollari.
A scrivere il proprio nome sull’albo d’oro della manifestazione è stata la grande favorita della vigilia, l’olandese Arantxa Rus, che però a dispetto della testa di serie numero 1, di cui era accreditata ad inizio torneo, ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere la meglio sulla rivelazione del torneo friulano, la slovena Nika Radisic che partita dalle qualificazione è stata capace di issarsi fino all’atto conclusivo.
Non solo la 19enne di Capodistria si è spinta oltre mettendo alla frusta per oltre un set e mezzo la più quotata avversaria. Il punteggio finale di 4-6 6-4 6-1 in 2 ore e 56 minuti di gioco, è fin troppo severo nei confronti della giovane slovena che è stata penalizzata da un risentimento muscolare alla gamba sinistra sul finire del secondo set, quando era sotto per 5-4.
Quello mostrato dalla Radisic specialmente nel primo set è stato un tennis di contenimento, ma anche impreziosito da alcune accelerazioni che hanno lasciato ferma la Rus incapace di trovare le giuste contromisure almeno fino al 6-4 3-2 Radisic.
Lì la partita ha iniziato a prendere la direzione della tennista “orange”, una smorzata finita in corridoio, ha permesso alla Rus di agganciare la slovena sul 3-3. Nel continuo braccio di ferro da fondocampo a quel punto è stata la mancina 28enne di Delft ad alzare l’asticella del proprio e complice la stanchezza di una Radisic, al suo undicesimo incontro fra singolare e doppio, la partita è definitivamente girata.
Dopo il medical time-out, la Rus ha breakkato la giovane slovena incapace di capitalizzare un vantaggio di 40-0, sul punteggio di 4-5. Sprecata la ghiotta occasione di giocarsi il set in volata, l’allieva di Julian Alonso ha preso nettamente in mano la partita e dopo dieci minuti di pausa per l’eccessiva temperatura sul campo la cosiddetta “Heat rule”, nel terzo set non ha dato scampo alla Radisic che ha dovuto inchinarsi per 6-1.
Nulla però che scalfisca l’ottima prestazione della slovena applaudita calorosamente dalle tribune del campo centrale, discretamente gremito e che consegna al circuito femminile una giocatrice che in futuro potrà togliersi belle soddisfazioni, se proseguirà sulla strada intrapresa nella settimana friulana.
Per la Rus si tratta invece del secondo titolo nel breve volgere di una settimana, il 19° in carriera nel circuito Itf e la convinzione di poter tornare a recitare un ruolo da protagonista, fra le prime 100 del ranking Wta. Da segnalare l’assoluto clima di fair play all’angolo delle due giocatrici con i genitori della Radisic e il coach della di Arantxa Rus a scambiarsi complimenti reciproci per le gesta sul campo delle due finaliste.
Domani, 12 agosto, intanto prenderà il via la 16° edizione dell’Atp challenger Acqua Dolomia-Tennis Cup, a partire dalle 10.30 il via alle qualificazioni con gli incontri fra il russo Tiurnev e il serbo Cacic e il francese Reboul opposto all’italiano Inserra.
A partire dalle 11 il via al tabellone principale, con alcuni incontri che si annunciano interessanti come il derby azzurro fra il pordenonese Riccardo Bonadio e la wild card Federico Arnaboldi e il serale non prima delle 20, fra Lorenzo Musetti, una delle più fulgide speranze del tennis azzurro e il francese Benjamin Bonzi.
Da tenere d’occhio anche la sfida fra Giulio Zeppieri (semifinalista agli ultimi Australian Open Junior) e il bosniaco Tomislav Brkic.