Pordenone, un’altra Udinese: la Serie B nel mirino

PORDENONE – E’il miracolo di questa Lega Pro, dopo aver raggiunto la semifinale dei playoff lo scorso anno ma sfiorando l’anno precedente il nuovo crollo nei Dilettanti.

Oggi comanda la classifica del Girone B all’interno del quale vi erano numerose formazioni ben più attrezzate, a livello sia tecnico che economico.

Tanto per fare un nome a quelle latitudini c’è il Venezia di Filippo Inzaghi. Una squadra che finora ha dato spettacolo con 33 gol in 18 partite, una media di un gol e mezzo a match, capace di giocare un calcio offensivo e propositivo, evento raro nelle categorie inferiori.

Un girone d’andata quasi terminato e che ha visto soccombere società blasonate come Reggiana, Modena, Ancona e soprattutto Parma.

Ma come è stato possibile questo miracolo friulano? Nessun euro speso o incassato nell’ultima campagna acquisti, ma due dati molto interessanti: l’età media dei giocatori giunti a Pordenone, pari a 22 anni e 7 mesi appena con un valore medio di 2,48 milioni di euro. A lasciare la squadra un’età media praticamente identica, 22,6 anni ed un valore della rosa di 2,55 milioni di euro.

Un’attenzione certosina della dirigenza nel non perdere nulla sia dal punto di vista della gioventù a servizio dell’allenatore che del valore a disposizione.

Una realtà che, per vicinanza geografica, ricorda il miracolo Udinese che coi Pozzo ha fatto scuola negli ultimi due decenni. Oggi invece il calcio italiano vede le proprie metropoli entrare nella top ten delle città che hanno più speso a livello europeo con Roma, Milano e Torino capaci di piazzarsi nelle prime 7 posizioni della speciale graduatoria.

Merito di nuovi investitori, maggior attenzione ai bilanci nell’ultimo triennio ed alcune cessioni eccellenti capaci di generare reazioni a catena in grado di ridar movimento alla finanza del pallone italiana. Ciò è dimostrato anche dalla presenza di ben due giocatori “mossi” dal calcio italiano nella classifica dei dieci colpi più pagati nell’ultima finestra di calciomercato, Higuain e Pogba.

Il Pordenone ha attinto anche da grandi club italiani per allestire la squadra che oggi comanda la classifica. Giulio Parodi e Matteo Gerbaudo dalla Juventus, Sergio Suciu dal Torino ed il giovane Zavan dalla Fiorentina.

Una squadra che segue la linea verde mettendo in campo un gran calcio, abbinando la prestazione ai risultati, come evidenziato non solo dalla classifica ma anche dai gol fatti. Grande merito della squadra è stato anche quello di aver saputo rimediare a delle perdite importanti nel corso dell’ultima estate, principalmente per fine prestiti.

Giovani importanti come Pasa dall’Inter, Beltrame e Castelletto dalla Juventus o Berardi dalla Fiorentina.

Capacità di rinnovarsi e costruire, per la società friulana: il sogno adesso è quella Serie B che non è mai stata raggiunta nel corso della sua quasi centennale storia, iniziata nel 1920.




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