“In rete contro la tratta”, Nuovi Vicini e Comune di Pordenone

PORDENONE – Venerdì 18 ottobre, presso la Sala Missinato del Comune di Pordenone, si è tenuta la conferenza stampa dal titolo “IN RETE CONTRO LA TRATTA – Mappatura e dati sullo sfruttamento sessuale e lavorativo nella provincia di Pordenone”, organizzata da Nuovi Vicini e dal Comune di Pordenone.

L’evento, organizzato per celebrare la 18° Giornata Europea contro la Tratta di Esseri Umani, è stato l’occasione per presentare un report sulla situazione attuale del progetto regionale “Il FVG in rete contro la tratta” nella provincia di Pordenone, nel quale sono stati illustrati i numeri e l’impatto del fenomeno, nonché gli interventi progettati per contrastarlo efficacemente.

All’evento ha partecipato l’Assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Pordenone, dott.ssa Guglielmina Cucci.

Nel suo intervento l’Assessora ha sottolineato l’impegno del Comune e dell’Ambito del Noncello, sia nel cofinanziamento del progetto, sia nella compartecipazione dei Servizi Sociali a più livelli: dalla segnalazione, alla presa in carico, all’accompagnamento in un percorso di autonomia.

“Fondamentale – ha sottolineato – nelle azioni di prevenzione, contrasto e affrancamento delle vittime dall’oppressione e dallo sfruttamento è il lavoro di rete capillare, sinergico e multiagenzia. Siamo infatti di fronte a una presa in carico complessa e delicata, che comprende aspetti legali, sanitari, psicologici, sociali, culturali ed economici con l’obiettivo in primis di tutelare e proteggere e in secondo luogo di mettere le persone in condizioni di ricostruire la propria vita.

Parliamo di un fenomeno esteso e in continua evoluzione che oltre allo sfruttamento sessuale e lavorativo comprende anche l’accattonaggio, i matrimoni forzati, e il coinvolgimento in attività illegali”.

Successivamente la Presidente della Nuovi Vicini Soc. Coop. Soc. – Impresa Sociale, dott.ssa Ivana Latrofa, ha ricordato la complessità del fenomeno della tratta, enfatizzandone l’evoluzione registrata negli ultimi anni.

In particolare, Nuovi Vicini ha constatato l’arrivo di donne con vulnerabilità e fragilità sempre più spiccate – dal basso tasso di scolarizzazione ad importanti disagi psichiatrici, l’aumento di donne con a carico minori molto piccoli e un generale abbassamento dell’età. “Saper cogliere queste fragilità in modo corretto permette la costruzione di percorsi adeguati”. I progetti di Nuovi Vicini hanno inoltre intercettano casi di donne vittime di matrimoni forzati o grave violenza anche domestica.

In regione, dal 2016 al 2023, sono state prese in carico dai progetti di accoglienza 202 persone, di cui 156 donne, 36 uomini e 10 transessuali. Il 47% aveva meno di 30 anni. Rispetto ai paesi di provenienza la maggior parte delle vittime di sfruttamento proveniva dall’Africa, in particolare dalla Nigeria (55,94%). Si registra comunque un aumento delle nazionalità asiatiche dal 2020. Nel 74,75% si trattava di sfruttamento a fini sessuali; lo sfruttamento per fini lavorativi (19,31%) è andato aumentando negli ultimi anni. Fondamentale nel contrastare il fenomeno è stata la segnalazione delle potenziali vittime da parte degli enti del privato sociale (30,20%), forze dell’ordine (10,89%), conoscenti delle vittime (9,90%).

Un altro elemento messo in risalto dal lavoro svolto in questi anni è la tendenza dello sfruttamento sessuale indoor (al chiuso) a prevalere su quello in strada. La dott.ssa Latrofa ha inoltre evidenziato la sempre più frequente commistione tra la tratta e altre attività criminali come il traffico di droga e l’accattonaggio forzato, fattori che rendono lo sfruttamento “multidimensionale”.

In questa cornice si inserisce il lavoro sul territorio della cooperativa Nuovi Vicini, finalizzato all’emersione delle potenziali vittime e alla loro protezione nel percorso di emancipazione dallo sfruttamento, da una parte prevedendo azioni di empowerment volte alla ricostruzione di un progetto di vita e di autonomia, e dall’altra utilizzando una metodologia di interventi multi-agenzia tra diversi soggetti pubblico-privati (FFOO, servizi sociosanitari, Tribunali e Procure, sindacati ed enti del terzo settore).

L’equipe del progetto anti tratta, caratterizzata da competenze e profili multidisciplinari, lavora costruendo progetti individualizzati e individuando insieme a ogni beneficiaria e beneficiario gli obiettivi e le attività da programmare. Un altro importante tassello dell’operato della Nuovi Vicini è il lavoro di prossimità svolto sul territorio, attraverso attività di sportello e uscite sul territorio al fine di intercettare persone che necessitano di orientamento e accompagnamento all’accesso ai servizi sociosanitari o di bassa soglia.

Proseguendo nella mappatura del fenomeno, è intervenuta la dott.ssa Chiara Valerio, Responsabile dell’Area Donne e Sfruttamento della cooperativa Nuovi Vicini, che ha riportato i dati per la provincia di Pordenone: la componente maschile è presente in maniera più importante con il 39% dei casi seguiti.

Le persone provengono dalla Nigeria per il 37%, dal Pakistan per il 16%, India per il 14% e Nepal 7%. L’età media è più alta rispetto al dato regionale: 52% ha tra i 30 e 40 anni. I casi di sfruttamento lavorativo hanno raggiunto bel il 38%.




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