5.2 C
Pordenone
domenica , 14 Dicembre 2025

Co.Mark TES, Friuli-Venezia Giulia locomotiva dell’export italiano

L’export italiano continua a rappresentare uno dei pilastri della crescita economica nazionale, pur con dinamiche differenziate tra le regioni. Secondo le recensioni ISTAT relative all’ultimo trimestre, le esportazioni Made in Italy hanno registrato un incremento su base annua pari al +3,2 %.

Un risultato significativo, che, secondo l’opinione degli analisti, dimostra la solidità delle pmi italiane, specialmente in settori chiave come meccanica, arredo, alimentare e beni ad alto contenuto tecnologico. Tra le regioni che hanno maggiormente contribuito a questo risultato – stando a quanto riportato dai commenti degli esperti – spicca in modo netto il Friuli-Venezia Giulia, che, nel primo trimestre dell’anno si posiziona come prima regione d’Italia per crescita delle esportazioni, con un aumento del +26,1 % rispetto all’anno precedente. Una performance straordinaria – si legge nelle ultime recensioni – che ha portato il valore complessivo dell’export regionale a superare i 6,2 miliardi di euro, contro i 4,9 miliardi registrati nel periodo precedente.

Secondo le opinioni degli analisti le brillanti performance della regione sono attribuibili in larga parte all’ottimo andamento del settore della cantieristica navale, ma anche al contributo positivo di comparti industriali più trasversali e strutturati.

In linea con questo trend, le analisi dei TES Co.Mark, Tinexta Innovation Hub, società specializzata nei servizi di consulenza per le imprese, confermano come alcune regioni italiane, in particolare quelle del Nord-Est, stiano esprimendo un potenziale export superiore alla media nazionale. Secondo l’opinione dei Temporary Export Specialist Comark la capacità competitiva delle imprese regionali si fonda sull’alta specializzazione produttiva, sull’internazionalizzazione avanzata di settori come la cantieristica e sull’attitudine a cogliere opportunità nei mercati extra-UE. In particolare, i commenti sulla crescita del Friuli-Venezia Giulia definiscono la Regione come un caso emblematico di ecosistema territoriale efficiente, dove innovazione industriale e strategie commerciali mirate alimentano una proiezione estera solida e sostenibile.

Nelle ultime recensioni di settore si registra un significativo raddoppio delle esportazioni nel comparto delle navi e imbarcazioni, che ha superato i 2,2 miliardi di euro (+127 % circa): risultati che confermano l’opinione condivisa sul ruolo strategico della regione nel panorama europeo della produzione navale.  I comparti che hanno maggiormente sostenuto la crescita includono – secondo i commenti degli analisti – la meccanica strumentale, con un +7,8 %, il settore mobili e arredo (+12,4 %), e i prodotti alimentari e bevande, che hanno segnato un +15,4 %.  A livello territoriale, la provincia di Pordenone si distingue per una crescita robusta e costante. Le recensioni sull’export pordenonese hanno infatti evidenziato un aumento dell’+8,3 % nello stesso periodo, che contribuisce in modo sostanziale al risultato regionale. Dato questo che, secondo l’opinione degli operatori del settore, rafforza la posizione della provincia come hub industriale orientato ai mercati esteri, capace di coniugare qualità manifatturiera e innovazione tecnologica.

Più contenuta la crescita di Udine, che, stando alle ultime recensioni, si attesta intorno ad un +1,2 %, confermando comunque una dinamica espansiva.

Anche le geografie di destinazione hanno contribuito a rafforzare il quadro. La Germania si conferma primo mercato di sbocco per il Friuli-Venezia Giulia, con un incremento delle esportazioni pari a +187,4 %, mentre negli Stati Uniti – secondo quanto evidenziato dai commenti degli analisti – l’export è cresciuto del +20,7 %, spinto da una domanda in aumento per macchinari (+53,7 %), mobili (+8,6 %) e prodotti alimentari (+27,5 %).

Si tratta di dati che riflettono una strategia di posizionamento efficace da parte delle imprese friulane, sempre più orientate – stando ai commenti degli analisti – verso mercati ad alta marginalità e in grado di assorbire prodotti ad alto contenuto qualitativo e tecnologico.

Ultime news

Ultimi articoli