PORDENONE – La città ha il suo nuovo piano regolatore e, questo, a ben 40 anni di distanza dal precedente.
Dopo un consiglio comunale lungo un giorno e mezzo, l’assise ha approvato con 23 voti a favore, 9 contrari (Forza Italia, Lega nord, Fratelli d’Italia e le consigliere Cardin e D’Aniello) e due astensioni (Lista Del Ben) il documento sulla nuova Pordenone.
“Un documento – sottolinea l’assessore all’Urbanistica Martina Toffolo – che non prevede nuove zone di espansione, riduce alcuni ambiti precedentemente identificati e sottopone i rimanenti a meccanismi selettivi pensati per premiare la qualità e la sostenibilità ambientale. Basta, quindi, con le “colate di cemento”.
Si tratta di un piano regolatore per una città con un po’ di abitanti in più rispetto agli attuali: 57 mila 425 abitanti, contro i 52 mila 225 odierni.
Fra i progetti più rilevanti, da segnalare il rilancio del parco sul Noncello, con il fiume che diventa navigabile anche a motore (abolito il regio decreto che lo vietava), la chiusura del parcheggio Marcolin per far posto a un terrapieno che unisca la città al fiume, la chiusura al traffico della Rivierasca, il ritorno ad agricoli dei terreni della Comina destinati tempo fa al nuovo carcere (ora si farà a San Vito), l’ex caserma Monti quale nuova sede del comando provinciale dei vigili del fuoco e una zona residenziale in via Cappuccini davanti al cimitero.
Sarà, invece, il consiglio comunale, in futuro a decidere l’assetto dell’area dell’ex cotonificio nell’area Amman.