PORDENONE – Confcommercio e Fipe (federazione Pubblici Esercizi) del capoluogo friulano accoglie con grande soddisfazione la decisione dell’Unesco di inserire la cucina italiana nel patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Un riconoscimento storico, ottenuto con una deliberazione unanime del Comitato intergovernativo riunito a New Delhi, che premia il valore culturale, sociale e identitario del cucinare all’italiana. Un patrimonio riconosciuto come una “miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie” che unisce generazioni, rafforza comunità, valorizza il territorio e racconta la nostra storia attraverso il cibo.

«Questo riconoscimento è motivo di orgoglio per tutto il settore della ristorazione – sottolinea Pier Dal Mas, presidente provinciale Ascom-Fipe ristoranti -. Ogni giorno i nostri locali portano avanti una missione culturale oltre che economica: custodire la tradizione, innovarla con rispetto e raccontare il territorio attraverso i piatti. L’Unesco ha riconosciuto ciò che noi viviamo quotidianamente: la cucina italiana è un simbolo universale di convivialità, di identità e di appartenenza.
Per la categoria questo traguardo rappresenta una spinta a continuare sulla strada della qualità, della formazione e della valorizzazione della nostra storia gastronomica.»

Gli fa eco Fabio Cadamuro, coordinatore del gruppo Bar : «Per il nostro mondo questo risultato è ancora più significativo in quanto siamo i primi ambasciatori della cultura italiana nel quotidiano delle persone. Dalla colazione al momento dell’aperitivo, il nostro ruolo è quello di creare relazioni, accoglienza, socialità». E ancora «l’Unesco riconosce un patrimonio fatto di tradizioni, ma anche di gesti semplici che accomunano gli italiani: il caffè condiviso, la pausa, l’incontro. È una testimonianza che celebra la nostra identità e che dà valore al lavoro che migliaia di operatori svolgono con dedizione. Per noi esercenti è un invito a continuare a offrire qualità, dare valore agli ingredienti e prestare un servizio che racconti il vero stile di vita italiano».
Anche per il presidente di Confcommercio del Friuli occidentale, Fabio Pillon, la cucina italiana è un patrimonio di tutti: «Conservarlo, valorizzarlo e trasmetterlo è una missione che condividiamo ogni giorno con orgoglio con le attività del terziario». E ha spiegato come la Confederazione generale delle imprese a livello nazionale ha sostenuto e promosso questa candidatura, attraverso un impegno capillare che ha coinvolto istituzioni, associazioni, imprese e cittadini, culminata con una campagna che ha visto la partecipazione di oltre 10mila ristoranti in Italia e nel mondo.
Nella foto Dal Mas, Cadamuro e Pillon
