PORDENONE – PordenonePensa chiude l’edizione primaverile domenica 3 giugno alle 18.00 nell’area esterna del Castello di Torre (al Capitol Event Hall in caso di pioggia e non all’ex Convento come precedentemente comunicato) con l’intervista di Filippo Facci a Michele Santoro.
Facci intervista un’istituzione della televisione italiana sulle trasformazioni e i cambiamenti che ha subito l’informazione negli ultimi 30 anni. Dove è arrivata oggi la tv? Come è cambiato il pubblico? Quali sono le differenze tra reti pubbliche e private? La televisione conta ancora qualcosa e qual è il suo ruolo? Che utilizzo si fa dei social nella diffusione della notizia? Santoro risponde a queste ed altre domande, procedendo inoltre ad una veloce consegna delle pagelle alle “nuove leve” del giornalismo e al loro stile comunicativo.
Santoro, classe 1951, è nato a Salerno. Inizia la carriera giornalistica collaborando con “L’Unità”, “Il Mattino” ed “Epoca”. La popolarità arriva con Samarcanda e prosegue con “Il rosso e nero” e “Moby Dick” che ne segna il passaggio a Mediaset. Dopo due anni al Parlamento Europeo, torna in TV e riguadagna la ribalta prima con Annozero (2006-2011), che sancisce la nascita del sodalizio con Marco Travaglio e il vignettista Vauro Senesi, e poi con Servizio Pubblico, condotto su LA7 dal 2012 al 2015. Attualmente conduce “M” su Rai 3.
Facci, amico di lunga data di PordenonePensa, è inviato speciale di Libero. Ha collaborato con l’Unità, la Repubblica, L’Avanti, l’Opinione, il Tempo, Il Riformista ed è stato editorialista de Il Giornale. Ha lavorato 10 anni a Mediaset, ha condotto una rubrica «maschilista» su Grazia e l’edizione estiva 2012 di «In onda» su La7. Tra i suoi libri, «Presunti colpevoli, 66 storie di malagiustizia», «Di Pietro, biografia non autorizzata» e «Misteri per orchestra, profili ed enigmi di grandi compositori». Conduce un programma quotidiano su RadioMonteCarlo, «L’intruso». Appassionato alpinista, è mezzo friulano (il padre nacque a Valvasone).
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero senza prenotazione.