Collettivo L’Amalgama debutta a Torino con il Food Corner: “Cosa può raccontare il cibo oltre al cibo stesso”

FVG – Il Collettivo L’Amalgama , dopo il grande successo di quest’estate di “Lost in Macondo” che ha visto come protagonisti anche il Comune di Porpetto e Mione, si sposta in Piemonte con il progetto drammaturgico “L’Indispensabile” nel format performativo Food Corner.

Un’anteprima inserita nel fitto programma della decima edizione PLAY WITH FOOD – La scena del cibo, che avrà luogo a Torino dal 2 al 10 ottobre 2021. Ciò che accomuna entrambi i progetti è la ricerca di un contatto con la comunità espressa in due modalità diverse.
Food&Science, quinta edizione nel segno…

Lost in Macondo. Photo Credit Cristina Modonutti
In “Lost in Macondo” gli attori si trasferiscono fisicamente all’interno di essa e cercano di creare aggregazione proponendo uno spettacolo che coinvolge il luogo, le persone e le storie che hanno vissuto modellandolo intorno ad esse. “L’Indispensabile” segue lo stesso procedimento ma rimane a livello drammaturgico.

L’indagine della società si sviluppa attraverso delle interviste faccia a faccia sul tema del cibo. Un anno e mezzo di materiale prodotto dal quale emerge un percorso di autoconsapevolezza sia per l’intervistato sia per l’intervistatore. Le domande sono molto semplici e dirette: Cosa mangi? Qual è l’ultima cosa che hai mangiato? Cosa non mangi? Cosa ti ricorda il cibo? A quale persona colleghi una ricetta? Qual è la cosa che vorresti mangiare? Tuttavia, da una rilettura delle interviste ciò che affiora è che non si parla quasi mai di cibo, rimane come un substrato per far risalire in superficie altri temi che delineano, come dei tratti a china, l’immagine intima e ben definita di una persona inserita nel suo contesto sociale.

Il rapporto tra “io e l’altro”, tra l’individuo e la società, tra il singolo e la collettività sono profonde riflessioni esistenziali salite in superficie da una semplice conversazione sul cibo. L’interrogarsi sul rapporto con il cibo e su quanto esso ci possa dire del nostro essere, su quanto descrivere una società intera e il suo tempo, su cosa possa rivelarci della nostra identità, ma soprattutto su cosa il cibo possa raccontare oltre a sé stesso è stata la chiave di svolta che ha permesso al Collettivo di portare in scena un tema così amplio e complesso senza renderlo banale.

“L’Indispensabile” è un progetto molto grande e di lunga durata nel tempo. La mole di materiale drammaturgico ha quindi portato L’Amalgama ad una riflessione inevitabile, ossia sul fatto di non catalizzarsi solo su di un tipo di restituzione scenica. Così ne sono uscite due modalità.

L’Indispensabile. Capitolo I
La prima è prettamente teatrale, sottoforma di monologo. Le interviste vengono trascritte ed elaborate in forma drammaturgica, a volte un po’ di più a volte lasciate così come sono, vergini, in cui le parole sono quelle “donate” dall’intervistato. La prima rappresentazione, intitolata “Capitolo I”, ha debuttato a giugno nelle Marche durante il Festival “Un Ponte fra Culture” . Un monologo che ha raccolto alcune delle interviste che trattavano una tematica fondamentale quella del ricordo, e più precisamente quella del ricordo che si sgretola. Una delle storie narrava di un ragazzo che cerca di ricordare la madre e la ricetta di una focaccia di cui si è dimenticato.

La madre cerca di ricordare sua madre. La nonna è affetta da Alzheimer. Attraverso il suo racconto, iniziato con una domanda sul cibo, è emersa una complessità generazionale legata al ricordo, al non ricordo e alla paura di non riuscire più a ricordare le cose, le persone o una semplice ricetta. Contemporaneamente, in quella stesse date, gli attori intervistarono persone del luogo.

I frammenti a volte audio, a volte riportati in versione originale dall’attore all’interno del monologo si sovrapposero alle altre storie. Quindi, durante lo spettacolo lo spettatore sentiva la propria voce o parole da lui dette mescolate a parole di altre persone che casualmente potevano essere sedute accanto a lui in teatro, e che magari non conosceva, scoprendo così particolari molto intimi dello sconosciuto vicino della porta accanto.

La seconda modalità è un po’ più semplice e performativa ed è il “Food Corner”, che debutta durante la decima edizione del Festival Play With Food. È un festival che ruota totalmente intorno al cibo e quindi ottimale per il progetto. In “Food Corner” ci sono tre postazioni che consistono in un tavolino e due sedie, una per l’intervistato e una per l’intervistatore.

Nel lasso di tempo di un’ora e mezza Davide Pachera, Stefano Pettenella e Federica di Cesare del Collettivo saranno a disposizione di chiunque voglia sedersi e regalare la propria biografia alimentare. Le interviste che verranno registrate tramite consenso andranno ad arricchire il materiale drammaturgico del Progetto L’Indispensabile.

Ma il Collettivo non si ferma qui, perché sta già lavorando alla stesura del “Capitolo II” nel format teatrale. È un progetto che stanno sviluppando grazie ad un corso di alta formazione all’IDRAfactory di Brescia.

Tratto da L’Amalgama: “L’indispensabile è un progetto teatrale che si costruisce sulla base di interviste attorno al tema del cibo. Le interviste raccolte vogliono essere utilizzate per definire la drammaturgia dello spettacolo. Si tratta di un teatro d’indagine all’interno della società contemporanea e che ha come suo primo intento quello di riscoprire attraverso la ricerca quello che è il legame – o il non legame – odierno tra cibo e individuo. In ogni persona che abbiamo incontrato è possibile rintracciare non solo un diverso rapporto con il cibo ma anche increspature, tabù, paure e aneddoti dove il cibo rappresenta solo un punto di partenza.​

Il cibo può apparire un tema forse scontato, sicuramente molto vasto e ricco di luoghi comuni ma è appunto questo suo carattere universale che ci ha permesso, attraverso la raccolta di biografie alimentari, di scavare a fondo nelle persone in qualcosa di più velato, intimo e inespresso.

Nel chiedere cosa sia rimasto di indispensabile oggi nel cibo, le persone si ritrovano a riflettere su cosa sia indispensabile nella loro vita”.

L’Indispensabile: di e con: Jacopo Bottani, Federica Di Cesare, Clara Roberta Mori, Stefano Pettenella, Davide Pachera

Il Collettivo L’Amalgama è composto da attori e attrici conosciutisi e formatisi nel triennio 2013-2016 sotto la guida di registi e pedagoghi di livello internazionale. Dieci compagni diversi per esperienze, stili e provenienze che sanno però trovare nell’amalgama degli elementi la loro forza dirompente. Il desiderio di concretizzare alcuni tra i progetti nati all’interno dell’Accademia Nico Pepe e di realizzarne di nuovi ha spinto questi giovani attori a continuare a lavorare insieme.

La visione dell’Amalgama si fonda sulla molteplicità dei linguaggi come un valore aggiunto e non un ostacolo, su un teatro dinamico, vivo e non ancorato a idee precostituite. Tutti i lavori che prendono vita a partire dai membri dell’Amalgama sono sostenuti dal Collettivo stesso.
Il confronto con l’altro è il punto di partenza di ogni nostra riflessione artistica. L’altro siamo noi, il testo, i nostri colleghi e il pubblico con cui cerchiamo di instaurare un dialogo vivo e fertile. Noi vogliamo scomodare, emozionare, mettere in crisi, divertire, punzecchiare il pubblico, senza però dare soluzioni. Siamo per un teatro critico, aperto al confronto e per questo politico, ovvero in rapporto con la polis, con la comunità a cui apparteniamo sempre e di volta in volta. Apparteniamo a ogni città che ci ospita, e ospitiamo la città che in quel momento ci appartiene.

Collettivo L’Amalgama
Componenti del collettivo: Caterina Bernardi, Angelica Bifano, Jacopo Bottani, Federica Di Cesare, Massimiliano Di Corato, Gilberto Innocenti, Clara Roberta Mori, Davide Pachera, Stefano Pettenella, Miriam Russo

Premi: FIL ROUGE – Vincitore Premio Intransito 2017 / SADUROS – Vincitore Festival Expolis 2018 / SADUROS – Premio In-Box Digital 2020, Premio Giovani Realtà Del Teatro 2018: Premio Giuria Artistica – Premio del Pubblico / T.O.M. – Semifinalista al Premio in- ternazionale Lidya Biondi 2018. / T.O.M. – Premio Giovani Realtà Del Teatro 2018: Premio della giuria degli allievi. / QUI e ORA – Premio Bando Teatro Studio Mila Pieralli 2019.

l.f




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