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mercoledì , 15 Gennaio 2025

Coop Alleanza 3.0, piace olio extravergine Belpaese

BOLOGNA – Alimento che ha rivestito un ruolo chiave in civiltà di importanza chiave nella Storia, come quella greca e quella latina, ricco di significati simbolici e allegorici – ad esempio era premio ambito dagli atleti delle gare nelle colonie italiche della Magna Grecia e nella Madrepatria – l’olio d’oliva ha conservato nei millenni intatta la sua essenzialità in vari aspetti della vita quotidiana e in diversi settori dell’economica.

Simbolo del Mediterraneo, delle sue civiltà e delle sue tradizioni, utilizzato ampiamente in cucina, noto per le sue caratteristiche benefiche e salutari – basti pensare alla sua centralità nella prevenzione delle malattie epatiche e nefrologiche – l’olio d’oliva è imprescindibile nelle abitudini di consumo degli italiani. Coop Alleanza 3.0 racconta i principali trend di acquisto dei soci e consumatori, dall’osservatorio dei suoi 350 negozi ubicati da Trieste a Lecce, passando per la via Emilia scendendo lungo la dorsale adriatica.

L’olio preferito? Extravergine e del Belpaese
Il 2024 racconta complessivamente di 5,548 milioni di bottiglie di olio extravergine d’oliva vendute nei negozi di Coop Alleanza 3.0. Le preferenze di spesa si sono fortemente orientate sull’olio extravergine d’oliva 100% italiano: parliamo di oltre 2,9 bottiglie, un milione in più rispetto al 2023, delle quali 1,9 milioni a marchio Coop.

Nell’ambito della categoria olio extravergine, risultati importanti anche per quello ottenuto da olive UE/extra UE con 2,6 milioni di bottiglie vendute delle quali 1,3 milioni a marchio Coop. Complessivamente il prodotto a marchio ha registrato un forte gradimento dei consumatori come dimostrano le 3,3 milioni di bottiglie di olio extravergine vendute considerando in modo congiunto il segmento 100% italiano e UE/ extra UE.

Il prodotto a marchio Coop si conferma anche in questo settore una scelta gradita ai soci e consumatori. Un prodotto, dunque, di alto profilo come segnalato anche dai test effettuati nel 2024 da Altroconsumo. Infatti, stando a quanto riferito dall’organizzazione di consumatori, sottoposto sia ad analisi chimiche sia a prove di assaggio da parte di panel di assaggiatori esperti, l’olio extravergine di origine europea Coop ha conseguito un punteggio complessivo di 77 su 100, insieme a brand storici del settore.

Il condimento? Agli italiani piace piccante e a marchio Coop
La fotografia del 2024 in tema di olio racconta anche di una nicchia: quella del condimento a base di olio extravergine di oliva. Quest’ultima sta diventando una tipologia di olio sempre più diffusa sul mercato, che permette abbinamenti originali e particolarmente gustosi, essendo particolarmente indicato per insaporire marinate di carne o pesce, bruschette, zuppe di legumi, formaggi a pasta dura oppure per insaporire ulteriormente una pizza o un piatto di pasta. Complessivamente sono vendute di questo prodotto quasi 70mila bottiglie.

Sul podio successo per i prodotti a marchio Coop: primo posto per il condimento al peperoncino con oltre 27.600 bottiglie, seguito da quello al tartufo con 12 mila pezzi venduti, mentre medaglia di bronzo per il condimento al basilico – altro simbolo della cucina mediterranea insieme al peperoncino – che sale sul podio grazie alle 7mila bottiglie vendute. Elemento singolare di questa classifica le oltre 100 bottiglie di olio aromatizzato all’arancia, segnale empirico di gusti che non temono le novità.

Olio extravergine d’oliva, buono e fa bene
A fine 2024, Coop Alleanza 3.0 ha avviato una collaborazione volta a sensibilizzare i suoi soci e consumatori sull’importanza del sostegno alla ricerca che mira a verificare gli effetti benefici dell’olio extravergine di oliva (EVO) su determinate patologie.

L’iniziativa, che ha coinvolto quattro dei principali produttori di olio EVO nazionali, ha supportato le attività di due associazioni, Nefros-Ambiente APS e la Fondazione Italiana Fegato Onlus (FIF) e ha consentito di erogare a ciascuna delle due 10mila euro da destinare allo studio delle malattie epatiche e nefrologiche. Entrambi i partner condividono l’obiettivo di valorizzare l’olio EVO non solo come prodotto alimentare di eccellenza, ma anche come risorsa per la prevenzione di numerose patologie. Secondo studi condotti da Nefros-Ambiente, infatti, il consumo di olio EVO può migliorare la funzionalità renale nei pazienti affetti da malattie nefrologiche. La Fondazione Italiana Fegato aggiunge che l’olio EVO contribuisce alla prevenzione di patologie epatiche croniche e di tumori legati al metabolismo.

Oli non d’oliva: girasole, mais e arachidi su tutti
Completano la fotografia del 2024 gli oli non di oliva. Nelle cucine degli italiani lo scorso anno hanno trovato posto 1,3 milioni di bottiglie di olio di girasole, di cui la metà a marchio Coop, seguito dall’olio di mais con più di 525mila bottiglie e quello di arachidi, di cui sono stati venduti 452 mila pezzi di cui oltre 360 mila a marchio Coop.

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