UDINE. L’ordinanza non è una norma di legge, ma rappresenta delle linee guida in base alle quali i sindaci, considerate le specifiche peculiarità e le esigenze del territorio, possono modulare quelle che sono delle direttive condivise a livello nazionale.
Questo il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga che, assieme al vicegovernatore Riccardi ha illustrato a quasi 180 sindaci oggi, 24 febbraio, nell’Auditorium della sede della Regione a Udine, le indicazioni dell’ordinanza sull’emergenza del coronavirus sottoscritta dalla stessa Amministrazione regionale e dal Ministero della Salute.
La Regione ha ribadito quali sono le misure igieniche per prevenire la diffusione del virus: lavarsi le mani, evitare contatti ravvicinati con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, non toccarsi con le mani occhi, naso e bocca, e ha evidenziato i termini delle indicazioni dell’ordinanza relative alle aggregazioni di persone.
È stata confermata l’individuazione a breve di alcuni siti attrezzati per gli eventuali casi di quarantena che non possano essere gestiti a livello domiciliare. Dopo Tricesimo e Muggia, arriva il terzo centro per la quarantena in Friuli: 35 posti letto saranno allestiti nelle vecchie palazzine occupate dai militari dell’aeronautica a Pasian di Prato.
Per quel che riguarda nello specifico le attività commerciali (mercati all’aperto e centri commerciali) l’ordinanza non prevede alcuna direttiva specifica.
Riccardi ha infine chiarito che dal pomeriggio di lunedì 24, oltre al numero telefonico 112 riservato alle emergenze (da contattare in caso di sintomi riconducibili al Coronavirus, quali febbre uguale o superiore ai 37,5°C, mal di gola e tosse), sarà possibile contattare anche il numero verde 800500300 per chiarimenti e delucidazioni sulle indicazioni comportamentali previste dall’ordinanza ministeriale.
Ecco l’audiointervista al Governatore del Fvg Massimiliano Fedriga.