Coronavirus: Governo, zona arancione nel weekend, vietati fino al 15 spostamenti tra regioni

FVG – Il decreto legge, approvato nella notte fra lunedì 4 e martedì 5 gennaio,dal Consiglio dei ministri stabilisce per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma.

Nei giorni 9 e 10 gennaio scatteranno, su tutto il territorio nazionale, le misure previste per la cosiddetta «zona arancione». Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Dopo l’Epifania, ma solo per le giornate di giovedì 7 e venerdì 8 gennaio, la morsa delle restrizioni si allenta su tutta Italia, con un generale ritorno alla fascia gialla, con apertura di bar e ristoranti fino alle 18. Si tratta, comunque, di una zona gialla “forzata”, dal momento che – come anticipato – gli spostamenti fra regioni sono vietati.

Il testo del decreto legge conferma sino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta «zona rossa», la possibilità, già prevista dal decreto-legge del 18 dicembre, di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione.

Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.

Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del 3 dicembre e dalle successive ordinanze.

La divisione in fasce tornerà una realtà dall’11 gennaio, in base all’indice di contagio Rt: se supera il valore di 1 scatta la fascia arancione, se supera l’1,25 la regione in questione entra in zona rossa.

Il testo interviene inoltre sull’organizzazione dell’attività didattica nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, con la previsione della ripresa dell’attività in presenza, per il 50 per cento degli studenti, a partire dal prossimo 11 gennaio.

Sulla riapertura delle superiori, tuttavia, lunedì 4 diversi governatori (in primis quelli di Friuli Venezia Giulia e Veneto) hanno anticipato il nuovo Dpcm rinviando il ritorno sui banchi a febbraio.




Condividi