Criptovalute e trading online: i nuovi settori da regolamentare
Nel campo dell’economia il tema della regolamentazione dei prodotti finanziari è un qualcosa di incredibilmente importante e che riguarda tutti gli ambiti ad esso connessi. Un argomento che si è fatto ancor più caldo negli ultimi mesi, grazie all’enorme impennata registrata da alcuni prodotti da investimento, su tutti trading online e criptovalute.
Ed oggi il discorso è diventato tremendamente serio, al punto che i governi centrali si stanno adoperando per andare mettere una pezza, dopo anni di vuoto normativo, regolamentando i settori. Ne parliamo con la redazione di Tradingonline.me, portale informativo curato da trader professionisti e da appassionati di investimenti in rete.
Partiamo dal principio: il trading online è oggi sicuro e regolamentato?
“Si sente spesso dire che il trading non sia regolamentano, ma così non è perché una legge esiste. Casomai il problema è che a livello mondiale ci sono normative differenti che dovrebbero essere armonizzate; ciò perché il trading online è un mercato cosiddetto over the counter, ovvero senza confini precisi né un luogo fisico di riferimento. Tuttavia leggi e regolamenti ce ne sono; in Italia è la Consob ad esempio a regolamentare gli intermediari e qui sorge il primo problema della necessità di una regolamentazione più stringente.”
A cosa vi riferite?
“Alla questione intermediari: uno degli aspetti da sempre sotto la lente del regolatore sono proprio le piattaforme di intermediazione. Operatori spesso non in regola con la legge che offrono garanzie limitate mettendo a serio rischio i soldi di chi investe.”
Altre criticità da regolamentare?
“Sempre nel trading pensiamo a fenomeno dei robot automatici, ovvero strumenti ad intelligenza artificiali, robot per l’appunto, che sono settati in modo automatico per investire al posto dell’utente. Anche qui si tratta di strumenti border line per i quali, ad esempio, può nascere una problematica in caso di responsabilità per investimento errato. C’è poi la questione delle criptovalute, sempre più di attualità.”
Proprio parlando di criptovalute, di recente anche in Italia si sta cercando di regolamentare, è così?
“Si in parte si. Le criptovalute hanno cambiato nei mesi la propria natura passando dall’essere strumenti per pagamenti virtuali in rete ad asset sui quali investire, spesso direttamente tramite la rete. Ad un po’ si è resa assolutamente necessaria una regolamentazione anche per capire il gradi di sicurezza di questi prodotti sui quali gli utenti investono molto. In Spagna ad esempio nelle ultime settimane è stato presentato un disegno di legge per regolamentare questi strumenti. In Italia se ne sta parlando dopo che molti politici e alcune istituzioni, come la banca di Italia, si sono espresse pubblicamente in modo non propriamente favorevole sulle criptovalute.”