Flessibilità e somministrazione di lavoro: le nuove sfide delle aziende

Superato un periodo di generale instabilità, Il mondo del lavoro sta lentamente tornando ad una fase di normalità. Recentemente, si è acceso un dibattito su alcuni temi cari ai professionisti e ai datori di lavoro, come quello della regolamentazione delle modalità di impiego ibride e flessibili, del taglio del cuneo fiscale, dei nuovi congedi parentali, della settimana corta e della riorganizzazione del lavoro.

Al momento, l’Istat ci restituisce una fotografia piuttosto positiva del mercato occupazionale. Le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro sono infatti in crescita. I dati dell’istituto di statistica in merito al 2022 rilevano infatti un aumento del numero degli occupati, che fa segnare un incremento dell’1,1% (pari a 247mila unità in più) rispetto all’anno precedente.

I nuovi contratti di somministrazione di lavoro contribuiscono alla ripartenza dell’economia nel nostro Paese, perché garantiscono risorse a breve, medio e lungo termine sulla base delle reali esigenze delle aziende. Secondo un’indagine di Jobtech, agenzia digitale specializzata in somministrazione per i settori della logistica, del retail, del customer service e della ristorazione, sarebbero 5 le professioni che offrono maggiori opportunità di impiego.

Verificando e analizzando la quantità di annunci di lavoro pubblicati sulle filiali digitali dell’agenzia, Jobtech ha rivelato che le figure professionali più richieste sono quelle dell’addetto al servizio clienti, del cameriere, dello spedizioniere, dell’assistente alle vendite e dell’operaio metalmeccanico.

Le imprese italiane stanno attualmente attraversando una fase di transizione volta a rafforzare la propria presenza sul mercato e la propria competitività a livello internazionale.
Anche per questo sono quindi alla continua ricerca di personale qualificato e di manodopera specializzata che le aiuti ad affrontare le nuove sfide di un mercato in costante evoluzione che necessita di forme di occupazione sempre più flessibili e dinamiche.

A queste relativamente nuove esigenze possono dunque rispondere politiche come il lavoro ibrido o la settimana corta, ben visti anche dai lavoratori che ambiscono a un maggiore equilibrio tra vita professionale e vita privata. Le opportunità d’impiego, dopo tutto, non mancano. Mettendo a punto politiche efficaci e investendo su progetti a lungo termine, le imprese avranno maggiori chance di reperire nuovi talenti colmando il gap di manodopera che si è venuto a creare nel corso degli ultimi anni.




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