Immatricolazione auto straniere in Italia: come funziona?

Oggi sono molti gli italiani che decidono di acquistare un’automobile all’estero, evitando di passare dalle concessionarie tricolori. Si tratta di una pratica piuttosto diffusa, per via dei suoi vantaggi, che approfondiremo insieme fra poco.

Al tempo stesso, però, ci si trova di fronte ad una procedura con molti aspetti delicati, soprattutto a livello burocratico e legale. Per questo motivo, oggi vedremo come funziona l’immatricolazione di auto straniere in Italia, e perché è così importante svolgere le procedure rivolgendosi ad agenzie specializzate.

Immatricolare un’auto straniera in Italia: quali sono i passi da compiere?
Come abbiamo visto, immatricolare un’auto straniera in Italia non è un’operazione semplice. Infatti, è necessario seguire diversi passaggi, soprattutto a livello burocratico. In primo luogo, però, è bene specificare che una qualsiasi auto comprata all’estero non può fare a meno di una nuova immatricolazione, sia essa di prima mano o usata: è la legge italiana che lo impone. Ma quali sono gli step da affrontare?

La prima cosa da fare è recarsi presso uno degli uffici più vicini appartenenti alla Motorizzazione Civile, portando con sé tutti i documenti in grado di attestare l’effettiva proprietà del veicolo. In questa fase la Motorizzazione avvierà una serie di controlli preliminari, che comprenderanno anche gli adempimenti IVA. Se la fase di istruttoria andrà a buon fine, verrà rilasciata la carta di circolazione per il veicolo importato. A quel punto si dovrà procedere con la classica iscrizione dell’auto presso il registro del PRA.

Per quanto concerne lo sdoganamento, quindi l’ingresso effettivo del veicolo in Italia, le procedure e i costi cambiano a seconda del paese di provenienza. Dato che oggi molti italiani comprano le vetture in Svizzera, conviene rivolgersi alle guide degli esperti del settore, che spiegano appunto cosa bisogna fare per l’immatricolazione auto svizzera in Italia. Il ruolo delle agenzie specializzate è a dir poco fondamentale, in quanto sono le uniche realtà in grado di occuparsi di tutti gli aspetti burocratici legati alla procedura.

L’iscrizione al PRA e gli altri step importanti
L’iscrizione al PRA richiede a sua volta un approfondimento, dato che si tratta di una procedura meno semplice di quanto possa sembrare in apparenza. Bisogna infatti presentare dei documenti specifici come il COC (certificato di conformità europeo). Naturalmente serviranno anche altre documentazioni, come l’atto di vendita autenticato da un notaio e il certificato di residenza, oltre alle fotocopie della carta d’identità e del codice fiscale. Per completare questa fase, come detto, è necessario aver ottenuto in precedenza la carta di circolazione da parte della Motorizzazione.

Perché conviene comprare un’auto all’estero?
Le ragioni che spingono molti italiani ad acquistare un’auto all’estero sono essenzialmente due. La prima è di natura prettamente economica: scegliendo di acquistare fuori dall’Italia è possibile usufruire di prezzi di listino più bassi, che in alcuni casi possono raggiungere il 30% in meno rispetto ai costi applicati dalle concessionarie nel nostro Paese. Ciò avviene perché le tasse sulle auto nuove sono generalmente più basse in alcuni paesi europei. Infine, all’estero si possono trovare modelli non ancora disponibili in Italia.




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