Conservare degli alimenti sottovuoto significa preservarne le proprietà organolettiche, impedendo al contempo il proliferare di agenti patogeni esterni. Inventato dal tedesco von Guericke e perfezionato da Boyle, oggi il sottovuoto è una tecnologia alla portata di tutti e non esistono solo i grandi macchinari industriali, ma anche quelli più piccoli da utilizzare a casa. Prima di procedere all’acquisto di questi strumenti, è utile conoscerne le caratteristiche e le funzionalità, al fine di scegliere il prodotto più in linea con quanto ricercato. In questo senso, i canali digitali sono delle valide risorse poiché propongono le migliori offerte per le macchine sottovuoto per alimenti, che si differenziano per alcune peculiarità tra cui la potenza, espressa in watt.
Tipologie di macchina sottovuoto
Nella scelta della macchina sottovuoto occorre innanzitutto tenere presente il materiale migliore che, di solito, è l’acciaio inox. A fronte di un apparecchio di peso maggiore, vi è infatti la salvaguardia dell’ambiente ma vi sono anche versioni in plastica, più leggere e maneggevoli. La macchina sottovuoto a campana, normalmente è quella usata nell’ambito di ristorazione e hotellerie, in quanto ha un sistema di aspirazione piuttosto importante che riesce a eliminare fino al 99% di aria all’interno dei contenitori dedicati; ciò non significa che i modelli domestici, di certo più ridotti nelle dimensioni, siano meno efficaci: in questo caso, però, meglio sempre orientarsi su macchine che possano avere vari livelli di regolazione, così da consentire una maggiore versatilità nell’utilizzo.
Di solito, il modello casalingo viene venduto in abbinamento a tutta una serie di accessori indispensabili, a cominciare da un rotolo di plastica trasparente da posizionare all’altezza della chiusura al fine di sigillarsi in sacchetti di dimensioni diverse per mezzo di una taglierina. In alternativa, vi sono sacchetti già predisposti di grandezza standard, anche se ciò significa doversi adeguare a misure predefinite. Oltre ai contenitori, nel kit possono anche comparire tappi, valvole e tubicini atti a risucchiare l’aria anche attraverso barattoli di vetro.
Tra gli optional presenti in una macchina sottovuoto vi è anche la possibilità di sigillare alimenti umidi, utilizzando una potenza di sigillo maggiore, oppure di disporla sia in posizione orizzontale che verticale a seconda delle necessità del momento e del piano di lavoro disponibile. L’aspirazione dell’aria, poi, può essere sia automatica, per consentire un’operazione più veloce e precisa, sia manuale, al fine di personalizzare al massimo il sottovuoto.
Ovviamente, la scelta finale dovrà ricadere sul modello che più si avvicina alle proprie esigenze: se il sottovuoto è una pratica che si utilizza raramente, una versione economica con funzionalità ridotte può essere sufficiente ma, se l’abitudine di conservare sottovuoto gli alimenti è più frequente, allora meglio prediligere brand con optional più completi. In generale, la qualità di queste attrezzature dovrebbe essere imprescindibile.
Cosa conservare con la tecnica del sottovuoto
Il sottovuoto, come già accennato, consente di conservare i cibi per un tempo maggiore preservandone sapori e qualità e ciò è vero persino in fase di cottura. Ad esempio, i farinacei secchi come i biscotti e la pasta possono rimanere freschi anche per più di 6 mesi, mentre il pane, specie se correttamente affettato, resta fragrante fino a 10 giorni. Un settimana per la verdura e circa il doppio dei giorni per la frutta sono invece le tempistiche per gli alimenti freschi. Naturalmente, si tratta di indicazioni di massima che necessitano di un’attenzione minuziosa, specie per ciò che poi non viene sottoposto a cottura. E, proprio la cottura, nei migliori sacchetti costituiti in polietilene, può persino avvenire in microonde: si tratta, comunque, di un materiale che protegge gli alimenti da muffe e agenti patogeni.
Infine, sempre per quanto concerne la conservazione, esistono persino sacchetti riutilizzabili che si possono lavare di volta in volta per evitare sprechi oppure, come accennato, contenitori in vetro nei quali creare il sottovuoto in modo agevole.