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lunedì , 23 Dicembre 2024

Monitoraggio settimanale epidemia Coronavirus in Fvg. Aumentano i nuovi casi, meno ospedalizzati

FVG – Monitoraggio settimanale dell’epidemia da Covid-19 in Friuli Venezia Giulia a cura del Dott. Luca Fusaro: dati aggiornati al 26 dicembre 2021 ore 17:00 (dati monitoraggio epidemia) e al 26 dicembre 2021 ore 06:16 (dati vaccini).

Il monitoraggio, nella settimana 20-26 dicembre, rileva un aumento dei nuovi casi (+5,6%) e una riduzione degli ospedalizzati (-1,9%): -0,4% di ricoverati in area medica, -14,7% nelle terapie intensive. I posti letto occupati in area medica sono il 21,9%, in terapia intensiva il 16,6%.

Incidenza da 401 a 424 e tasso di positività da 3,1% a 3,5%. Hanno ricevuto almeno una dose di vaccino l’87,7% degli over 12 e l’89,4% degli over 50. Il trend dei nuovi casi è in salita da 2 settimane: 5.094 i contagi segnalati (+5,6%).

Gli attualmente positivi crescono da 8.246 a 8.980 (+8,9%). Il 96,6% dei casi attivi è in isolamento domiciliare (n. 8.671), il 3,1% è ricoverato con sintomi (n. 280), lo 0,3% in terapia intensiva (n. 29).
Si registrano 6 ospedalizzati in meno, da 315 a 309 (-1,9%).
I posti letto occupati in area medica passano da 281 a 280 (-0,4%), mentre quelli in terapia intensiva da 34 a 29 (-14,7%). Le persone in isolamento domiciliare salgono da 7.931 a 8.671 (+9,3%).
I guariti settimanali sono 4.302 su un totale di 135.762 da inizio pandemia.

Il numero di decessi cresce da 55 a 58 (+5,5%).

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
• nuovi casi settimanali: da 4.823 a 5.094 (+5,6%);
• casi attualmente positivi: da 8.246 a 8.980 (+8,9%);
• persone in isolamento domiciliare: da 7.931 a 8.671 (+9,3%);
• decessi: da 55 a 58 (+5,5%);
• ospedalizzati: da 315 a 309 (-1,9%);
• ricoveri in terapia intensiva: da 34 a 29 (-14,7%);
• pazienti ricoverati con sintomi: da 281 a 280 (-0,4%).

Incidenza settimanale per 100.000 abitanti e occupazione posti letto COVID
L’incidenza settimanale per 100.000 abitanti cresce da 401 a 424. I posti letto occupati in area medica sono il 21,9% (280 su 1.277), il 16,6% in terapia intensiva (29 su 175).

Col decreto-legge 23 luglio 2021 n. 105 pubblicato in GU n. 175 del 23-7-2021 cambiano i parametri. Si resta in zona bianca se si registrano meno di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. In caso di contagi settimanali tra 50 e 150 ogni 100mila abitanti per restare in zona bianca è necessario che il tasso di occupazione delle terapie intensive non superi il 10% o che il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri non superi il 15%. Se i due parametri sono entrambi superati si passa in fascia gialla. Scatta la zona gialla anche se i casi settimanali superano i 150 settimanali ogni 100mila abitanti ma il tasso di occupazione delle rianimazioni non supera il 20% oppure quello dei reparti ordinari non supera il 30%.

Scatta l’arancione se entrambi i parametri sono superati. La zona rossa è attivata nei territori dove l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100mila e si verificano entrambe queste condizioni: il tasso di occupazione dei posti letto in area medica supera il 40% e quello in terapia intensiva supera il 30%.

Testing e tasso di positività
Il numero dei tamponi settimanali passa da 157.177 a 144.014 (-8,4%), in media 20.573 al giorno.

Il tasso di positività è un indicatore della diffusione di una epidemia. Viene definito come il rapporto tra il numero di positivi rispetto ai tamponi effettuati. Un’altra possibile definizione considera i “casi testati” al posto dei tamponi. La ragione di questa definizione alternativa è dovuta al fatto che il numero di tamponi include anche quelli di controllo effettuati per accertare la guarigione di un soggetto positivo.
Il tasso di positività, calcolato sui tamponi, cresce da 3,1% a 3,5%.

L’aumento dei contagi settimanali da 4.823 a 5.094 (+5,6%) avutosi nonostante la riduzione dell’attività di testing (-8,4% di tamponi) evidenzia l’incremento della circolazione del virus infatti il tasso di positività passa dal 3,1% al 3,5%.

Vaccini
Nota metodologica: nel calcolo delle percentuali dei vaccinati utilizzo come dato non l’intera popolazione regionale ma la platea interessata ossia i soggetti ≥ 12 anni che secondo i dati dell’Istat sulla popolazione residente al 1° gennaio 2021 è pari a 1.092.946.

Al 26 dicembre (aggiornamento ore 06:16) il 3,8% della popolazione over 12 è in attesa della 2ᵃ dose (n. 41.529), l’83,9% ha completato il ciclo vaccinale (n. 917.150), il 12,3% non ha ricevuto alcuna dose (n. 134.267), l’87,7% ha ricevuto almeno una dose di vaccino (n. 958.679).

Gli over 50 che hanno completato il ciclo vaccinale sono 521.677 su 600.175 (86,9%), 536.755 hanno ricevuto almeno una dose (89,4%), 15.078 sono in attesa della 2ᵃ dose (2,5%), 63.420 non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino (10,6%).

Sono 319.363 (+54.334) le persone che hanno ricevuto la terza dose pari al 29,2% della popolazione over 12 e al 34,8% di coloro che hanno effettuato il ciclo completo (doppia dose o monodose Johnson & Johnson – Jannsen).

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