Pordenone, sconfitta rocambolesca (3-2) a Parma
PARMA – Dopo una partita rocambolesca, il Pordenone esce sconfitto (3-2) da Parma, nonostante fosse in vantaggio a pochi minuti dal termine. Bella prova degli uomini di Tedino contro la grande favorita del girone B della Lega Pro artefice, in gennaio, di un mercato sontuoso che ha portato gli emiliani ad acquistare diversi giocatori di buon livello.
I neroverdi escono tutt’altro che ridimensionati dalla prova del Tardini e possono guardare con fiducia alle prossime gare di campionato.
Questa la cronaca, dal sito del Pordenone calcio.
Al 5’due angoli ravvicinati per il Pordenone: nulla di fatto.
10′ vantaggio del Parma. Cross dalla destra di Nocciolini e colpo di testa da centro area di Scavone: palla a fil di palo.
28′ Misuraca spinto in area da Scavone: rigore.
29′ pareggio neroverde Dal dischetto va Arma, che sceglie la potenza: traversa e palla che carambola su Frattali, finendo in rete.
42′ sorpasso neroverde. Azione insistita di De Agostini sulla sinistra. Traversone rasoterra ribattuto da un difensore. Sulla sfera si avventa Misuraca che si inventa un destro a giro all’angolino. Terzo centro in campionato per il centrocampista.
Nel secondo tempo, al 5′ colpo di testa ravvicinato di Calaiò (su cross di Nocciolini), gran respinta di Tomei.
11′ tiro a giro di Baraye dalla sinistra: traversa.
15′ staffilata centrale di Scozzarella: Tomei manda in angolo.
21′ primo cambio nel Pordenone: esordio di Bulevardi, che sostituisce Berrettoni.
26′ Cattaneo ci prova con il mancino, Frattali para.
30′ contropiede Misuraca-Arma non concretizzato.
35′ punizione tesa di Burrai, Frattali manda in angolo.
36′ secondo cambio nel Pordenone: esce Cattaneo ed entra Buratto.
38′ azione convulsa in area neroverde: nulla di fatto.
40′ terzo cambio nel Pordenone: esce Arma ed entra Padovan.
44′ cross dalla destra di Baraye, Munari svetta di testa sul secondo palo e pareggia.
46′ punizione di Scozzarella, deviazione, angolo.
47′ clamoroso 3-2 di Calaiò in rovesciata, sugli sviluppi di corner.
Come all’andata i minuti finali sono fatali, con i neroverdi in 10 per l’espulsione di Stefani.