Pordenone, un campionato tranquillo è ancora possibile?

Riusciranno i neroverdi a salvarsi senza dover battagliare fino all’ultima giornata?

Magari non sembra ma i numeri nel calcio contano tantissimo, e i numeri del Pordenone dell’ultimo mese e mezzo ancora di più, almeno per quei tifosi che a settembre sognavano un campionato tranquillo.

Appunto, sognavano, visto che dopo il successo per 3 a 1 sulla Spal datato 9 febbraio in casa neroverde ha cominciato a girare tutto storto. La vittoria contro i ferraresi è stata l’ultima occasione per gustarsi un Pordenone convincente sotto il profilo del gioco e del risultato perché a partire dalla gara con il Cittadella fino a quella con il Monza è stata una continua disfatta. Dalla 23a giornata fino alla 27a giornata compresa i punti conquistati dai neroverdi sono stati solamente 1 mentre i goal subìti 8. Un ruolino di marcia da squadra destinata a retrocedere in Serie C, cosa che in realtà non dovrebbe essere almeno secondo quanto dichiarato da Tesser a settembre.

Ripartire si può anche grazie a un calendario favorevole

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Alla luce degli ultimi risultati ottenuti fa specie ricordare come a settembre Tesser avesse detto senza mezzi termini che il Pordenone non solo si sarebbe salvato ma avrebbe stupito la tifoseria grazie a prestazioni convincenti. Purtroppo i neroverdi stanno sì stupendo ma in negativo, come dimostrano le recenti sconfitte con Chievo e Monza, ma c’è comunque una buona notizia! E quale sarebbe? Il Pordenone per adesso è ancora padrone del proprio destino per quanto riguarda la permanenza in Serie B. E non è poco, come non è poco aver subìto 5 goal nelle ultime 2 importantissime gare. Se contro il Pescara non ci sarà un decisivo cambio di passo, il rischio è quello di sprofondare senza accorgersene verso le zone meno nobili del torneo cadetto, il che obbligherebbe il Pordenone a vivere l’ultima parte della stagione in completo affanno. Quest’ipotesi a oggi non è da scartare del tutto. E dire che i neroverdi a inizio anno erano tra le squadre favorite per una permanenza tranquilla in B, come si osservava prestando attenzione alle principali quote scommesse collegate agli interessanti bonus scommesse che solo in pochi si erano lasciati sfuggire.

Ma si sa nel calcio tutto può succedere, anche che i neroverdi si riprendano e riprendano in mano quelle gare che spesso gettano al vento per banali disattenzioni difensive – vedi 1 a 0 del Pisa a dicembre dello scorso anno propiziato da un errore grossolano di Perisan e Vogliacco –. Ma sarà davvero possibile? Forse sì perché il calendario delle prossime giornate sorride seppur a denti stretti agli uomini di Tesser; fatta salva la gara proibitiva con l’Empoli e quella con il Pisa, con il deludente Brescia è possibile giocarsela così come contro le non irresistibili Entella e Cremonese. Saranno anche 3 su 5 le partite abbordabili, ma vincendole cambierebbe la prospettiva di una stagione fin qua abbastanza problematica.

Registrare la fase difensiva al più presto

Se ripartire si può anche grazie a un calendario abbastanza favorevole, prima di cantare vittoria bisogna pur sempre scendere in campo. Per portare a casa 9 punti durante i 3 incontri più abbordabili, il Pordenone dovrà prima di tutto registrare la difesa che sta facendo acqua da tutte le parti. Come mai? Perché i quasi 30 goal subìti sono la conseguenza sia delle assenze dei titolarissimi a gennaio – Bassoli out per un infortunio a un tallone e Vogliacco fuori per un affaticamento muscolare – sia della mancanza di compattezza del reparto arretrato tra febbraio e marzo. Soprattutto a febbraio gli avversari tra palloni vacanti da spingere in rete (Reggina) e palloni da insaccare in solitaria davanti al portiere (Cittadella) hanno fatto un po’ quello che volevano con i neroverdi. Ok a inizio marzo contro il Monza sarebbe stato difficile per chiunque fare risultato, ma chi doveva marcare Frattesi pronto a insaccare di testa grazie al cross di Scozzarella? Perché mai atterrare malamente in area Sampirisi che poteva essere accompagnato sull’esterno? Domande a cui è possibile rispondere ripetendo ancora una volta che la difesa neroverde va assolutamente registrata e al più presto. Diversamente la Serie C è dietro l’angolo che aspetta il Pordenone.

Un attacco poco incisivo

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Non bastava una difesa non all’altezza della situazione, il Pordenone non sa nemmeno pungere in avanti! I neroverdi contro il Monza si sono dimostrati ancora una volta poco incisivi in attacco: Morra e Ciurria, come in occasione della gara contro il Chievo, non hanno quasi mai impensierito il portiere avversario e non è dipeso solo da loro. Se il giovane Biondi prima e il più esperto Zammarini poi non riescono a innescarli attraverso palloni giocabili diventa difficile per qualsiasi squadra segnare almeno un goal. E il Pordenone avrebbe un gran bisogno di segnare almeno un goal visto che, come detto in precedenza, dopo l’exploit contro la SPAL la palla è stata spinta una sola volta in rete. Tesser dovrà essere bravo a dare nuovamente fiducia al duo Morra e Ciurria che per gran parte della stagione ha aiutato la squadra a superare momenti non semplicissimi grazie a interessanti prodezze individuali.




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