Storie e curiosità sul Bingo

Chi non conosce il bingo? Che ci si sia o meno seduti almeno una volta nella vita ad un tavolo (fisico o virtuale che sia) la sua popolarità è fuori da ogni dubbio, basti pensare che con la popolare espressione “Fare bingo” questo gioco è entrato a far parte del parlare comune e chiunque oggigiorno ne conosce le dinamiche e il significato.

Ma dove e quando nasce? Le origini del Bingo si possono far risalire addirittura al 1530 anno in cui in Italia conobbe vita la prima lotteria della storia, ma la prima versione di questo gioco, nell’accezione che conosciamo noi oggi, si attesta al 1929 quando un venditore di giocattoli di New York decise di prendere parte al “Beano” (dall’inglese “Bean”, fagiolo), una variante del gioco del Lotto in voga allora in Georgia. Il particolare nome trovava origine dall’uso, come marcatore dei numeri estratti sulle cartelle che venivano consegnate ai giocatori, proprio di fagioli secchi.

Il gioco piacque così tanto che iniziò rapidamente a diffondersi seppur con nomi e varianti leggermente diverse. Negli ultimi decenni la sua versione iniziale, in cui le cartelle di gioco contenevano 25 numeri, si è evoluta nell’attuale format in cui si gioca con un numero ridotto di numeri (15 per cartella).

Quanto all’estrazione, che veniva eseguita in origine tra 75 numeri, e negli USA ha mantenuto questa tradizione, in Italia avviene invece tra 90 numeri.

Il vero punto di forza del Bingo, e il motivo per cui si è diffuso tanto velocemente diventando uno dei giochi più amati a prescindere dall’età, è sicuramente la sua semplicità, che ne fa un gioco accessibile davvero a tutti, ma anche la suspense che crea e che lo rende un gioco divertente che non rischia mai di cadere nel monotono.

La sua longevità, inoltre, è stata possibile grazie all’evoluzione che ha trovato nella versione online che gli ha permesso di adeguarsi ai tempi e di avvicinarsi anche ad un pubblico più giovane, pur mantenendo invariate le sue regole originali.

Se è vero che tutti hanno almeno sentito nominare questo gioco, è altrettanto vero che ci sono alcune curiosità che solo una ristretta nicchia conosce. Per citarne alcune:
• Il bingo è un ottimo antistress: giocare libera endorfine, ovvero quelle sostanze chimiche prodotte dal cervello responsabili della sensazione di benessere;
• Nel 1800 veniva utilizzato nelle scuole tedesche anche a scopi educativi, come ad esempio per imparare le tabelline;
• Se online, grazie ai sistemi automatizzati, una partita può durare davvero poco, dal vivo si attesta che il tempo medio di una partita a bingo possa essere tra i 3 e i 6 minuti;
• Questo gioco è amatissimo in Inghilterra e soprattutto in Scozia. Se nel Regno Unito ogni anno la spesa per l’acquisto delle cartelle del Bingo supera persino quella dei biglietti per la Premier League, in Scozia un abitante su cinque gioca al Bingo;
• Sebbene nell’immaginario comune i giocatori siano attempati in realtà l’età media è inferiore a 35 anni;
• Non in tutto il mondo quando si completa una cartella si urla “Bingo!”: in Australia, ad esempio si esclama “Housie!”. Prima di intraprendere una partita in giro per il mondo è quindi bene informarsi sulle usanze del paese in cui ci si trova.




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