Tutti i segreti per vendere una moto incidentata

C’è una nuova strada da seguire se si è proprietari di una moto incidentata, quindi di un veicolo a due ruote che non ha più utilità alcuna se non quella di essere rottamato. Moto, motorini e scooteroni vanno incontro inevitabilmente ad usura, in alcuni casi possono anche essere interessati ad incidenti che li riducono in condizioni disastrate.

In tutti questi casi oggi è possibile guadagnare qualcosa. In che modo? Esistono i servizi di compro moto incidentate che si rivolgono direttamente ai proprietari, sulla scia di quanto già accade con le auto ad esempio: farlo è un modo pratico di monetizzare da un veicolo senza più alcun valore, certo è necessario seguire paletti precisi onde evitare di ritrovarsi in situazioni poco piacevoli.

Sul portale di riferimento https://www.ritiromotoincidentate.it/ è presente tutto l’iter da seguire quando si decide di rivolgersi ad un servizio di questo genere. Di base ci sono alcune accortezze alle quali è bene badare.

Cose da sapere per vendere una moto incidentata

Quanto può valere la mia moto incidentata? A questa domanda rispondono proprio i servizi di cui sopra, dato che in precedenza una moto reduce da incidente non aveva alcun valore; ora una quotazione la si può avere anche in modo gratuito, senza impegno.

La cifra che viene proposta è quasi sempre bassa, non potrebbe essere altrimenti: d’altra parte si sta pur sempre parlando, come ampiamente ricordato, di un veicolo che non avrebbe alcuna collocazione naturale diversa da quella della rottamazione (che tra l’altro prevede anche costi da sostenere di tasca propria).

Altro aspetto da non tralasciare: se si trova ‘accordo con la realtà in questione, la trattativa deve poi essere portata avanti in massima sicurezza. Il che si intende tanto dal punto di vista del pagamento che deve essere sicuro, quanto dell’iter post vendita, per accertarsi che la moto sia effettivamente passata di proprietà.

Ultimo consiglio per vendere una moto incidentata: accertarsi sempre dell’effettiva affidabilità dell’intermediario che si sceglie, prediligendo soggetti che abbiano una partita iva attiva, che siano presenti sul territorio italiano, che offrano garanzie su quanto sopra detto in materia di pagamenti e di affiancamento per tutte le pratiche burocratiche post vendita.




Condividi