ViviRuda ritorna con la sua evoluzione post-lockdown

RUDA (UD) – A qualche mese dalla conclusione del progetto ViviRuda, l’Amministrazione comunale di Ruda ha deciso di proseguire il percorso, con partner Fondazione Friuli, intrapreso con la prima fase progettuale.

Nato per capire come migliorare la vita dei cittadini, aumentare le relazioni d’aiuto e il dialogo tra cittadini e istituzioni, ora vuole sondare lo stato della comunità dopo mesi di chiusura forzata dettata dal lockdown, comprenderne le dinamiche sociali e allargare il pubblico coinvolto nelle azioni progettuali.

Nella seconda parte del 2019, attraverso la raccolta di informazioni, la realizzazione di un piano di lavoro, la realizzazione di eventi mirati, gli incontri con associazioni e cittadini e la costruzione condivisa di azioni a contrasto della solitudine, ViviRuda ha lavorato per favorire il benessere della popolazione comunicando con le persone che si sentono sole o hanno bisogno di aiuto.

Franco Lenarduzzi, Sindaco del Comune di Ruda: “ViviRuda ha qualificato il nostro comune per aver saputo cogliere i problemi legati alla solitudine non voluta. Non vogliamo che nessuno resti indietro e che si formi quell’integrazione nella comunità utile a risolvere i quotidiani problemi. Un progetto che ha coinvolto il 10% della popolazione, soprattutto la fascia d’età più anziana, comprendendo le loro esigenze e costruendo proposte di coinvolgimento diventate poi azioni”.

E aggiunge Simona Berretti, assessore comunale alle politiche sociali: “Dopo i mesi di lockdown vogliamo continuare a favorire il confronto tra le persone, analizzando assieme come hanno vissuto i mesi passati e come affronterebbero altri periodi di limitazioni. Sarà un’evoluzione del progetto, basata sulla nuova realtà in cui ci troviamo e adattata alle nuove esigenze delle persone. ViviRuda tornerà a coinvolgere la comunità, dando più spazio ai giovani che potranno così portare nuove idee e nuove esperienze”.




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