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sabato , 21 Dicembre 2024

A Pordenone una “training house” per destreggiarsi in caso di rapine

PORDENONE – L’allarme sociale che nasce dai sempre piĆ¹ frequenti assalti a ville (con una nuova impennata di casi nel primo trimestre di quest’anno) o ad altre abitazioni private a scopo di rapina, con conseguenze che a volte sfuggono al controllo degli stessi rapinatori, ed il senso di insicurezza che si diffonde tra la gente, spinge molte persone a correre ai ripari. A Pordenone una societĆ  privata, che si occupa di formazione nel campo della sicurezza per civili e Forze dell’Ordine, la Windrose Tactical Academy, ha organizzato un corso di ā€œHome defenseā€, primo nel suo genere in Italia (negli Stati Uniti ed in altri Paesi sono giĆ  piuttosto diffusi), destinato principalmente ai privati cittadini. ā€œIl primo capitolo, in programma nel fine settimana del11 e 12 maggio a Pordenone, riguarderĆ  l’utilizzo dell’arma da fuoco in un contesto abitativo ā€“ spiega il fondatore dell’Accademia, Gianluca Tiepolo (nella foto) ā€“ ma con una premessa doverosa ed essenziale. L’uso dell’arma ĆØ davvero l’extrema ratio, soprattutto nel contesto di specie, non solo per una questione morale, ma anche per i suoi limiti oggettivi e soggettivi, dovuti ad una serie di fattori che andremo ad analizzareā€.

Classe 1975, pordenonese, Tiepolo ha maturato una lunga esperienza come istruttore in importanti accademie di sicurezza e come operatore di protezione in molti Paesi ad alto tasso di criminalitĆ  come il Brasile ed il Messico. ā€œ In Italia ci sono dai 7 ai 12 milioni di armi detenute da privati (dati del 2016 ndr), tra i possessori di porto d’arma e di nulla osta per la detenzione ā€“ continua ā€“ ma un conto ĆØ usare una pistola od un fucile in un contesto sportivo, altro ĆØ essere costretti a metterci mano in una situazione di stress accentuato, dove si teme per la propria vita e per quella dei propri cari e dove gli aspetti tecnici sono importanti quanto la capacitĆ  di conoscere se stessi e le proprie reazioni emotive e di saperle gestireā€.

ā€œEcco, lo scopo del nostro corso in realtĆ  ĆØ proprio questo: scoraggiare gli aspiranti Rambo con esempi concreti, mettendoli di fronte a situazioni realiā€.

ā€œLe prime azioni da compiersi, quando si avverte una presenza estranea ed ostile in casa ā€“ prosegue Tiepolo ā€“ sono: entrare in possesso dell’arma; mettere sĆ© stessi ed i propri familiari al sicuro in un cosiddetto caposaldo, cioĆØ in un luogo della casa facilmente difendibile; comunicare alla persona estranea in maniera forte, chiara e ripetuta che si ĆØ in casa e che si ĆØ armati; lasciare comunque aperta per l’aggressore una via di fuga, aspetto che ĆØ fondamentale proprio per evitare l’utilizzo dell’arma; chiamare le Forze dell’Ordine ed aspettare nel caposaldo il loro arrivo. Durante il corso spiegheremo come attuare tutte queste operazioni, che all’apparenza sembrano elementari, ma che in realtĆ  non lo sono affatto per la presenza di tutta una serie di variabiliā€.

La parte pratica del corso si terrĆ  in una training house, un manufatto che riproduce gli spazi e l’arredamento di una abitazione standard di circa 120 metri quadrati (collocata all’interno del capannone che ospita la sede operativa dell’Accademia, nella Zona Industriale Paradiso a Pordenone), ed al poligono.

Il prossimo step di questo percorso formativo riguarderĆ  invece la protezione nel caso in cui ci si trovi del tutto privi di armi, ossia la condizione che interessa la maggioranza delle persone. ā€œAnche qui ā€“ conclude Tiepolo ā€“ con la stessa linea guida, cioĆØ che il ricorso alla violenza, anche a scopo difensivo, ĆØ sempre l’ultima risorsa, perchĆ© il piĆ¹ delle volte ĆØ la meno efficaceā€.

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