PORDENONE – Operativa da sabato 30 luglio l’ordinanza comunale “Misure di contrasto al degrado urbano causato dall’accattonaggio e mendicità molesta”, firmata dal sindaco Alessandro Ciriani.
L’ordinanza vieta l’accattonaggio e consente a vigili e forze dell’ordine di sequestrare ai finti poveri il denaro frutto della questua. Denaro che, stabilisce espressamente il provvedimento, sarà devoluto a iniziative di assistenza sociale. Previste anche sanzioni fino a 500 euro.
Il divieto è esteso ai luoghi (e zone limitrofe) in cui normalmente si verifica l’accattonaggio molesto: mercato, chiese e cimiteri, stazione ferroviaria, ospedale e case di cura, parchi e aree verdi, luoghi di pregio storico e turistico, davanti o in prossimità di negozi e supermercati, uffici pubblici, banche, parcheggi. L’ordinanza punisce infatti anche gli abusivi che si offrono, in cambio di denaro, a individuare posteggi liberi, controllare l’auto, portare borse, ecc.
«Interveniamo sui soggetti noti alle forze dell’ordine e alla popolazione per il loro atteggiamento molesto – spiegano Ciriani e l’assessore alla sicurezza Emanuele Loperfido – individuando soprattutto quelli riconducibili al racket. Lo scopo, oltre a garantire il decoro urbano, la tranquillità dei cittadini e la piena fruibilità della città – è colpire questo business illegale che non esita a impiegare animali e minori che vanno invece tutelati. Pordenone non vuole alimentare fenomeni criminosi».
«Un fenomeno organizzato – proseguono – che fa leva sul buon cuore dei cittadini che, convinti di aiutare persone bisognose, riempiono invece le tasche di qualche organizzazione criminale». Per questo i due amministratori lanciano «un forte appello ai cittadini chiedendo la loro collaborazione: non date soldi a queste persone per non arricchire la malavita e il racket. Se volete fare del bene rivolgetevi alle associazioni che aiutano le persone in difficoltà». Il Comune sta anche predisponendo una campagna di sensibilizzazione, che sarà pronta verso settembre, proprio per dissuadere i cittadini dal dare denaro ai finti poveri.
L’accattonaggio molesto – si legge nell’ordinanza pubblicata sul sito del Comune – “al di là della percezione individuale da parte dei cittadini, provoca disagi, crea allarme sociale e suscita un’effettiva riduzione del senso di sicurezza individuale”. Da qui l’esigenza di “dare risposta ai cittadini in tema di diritto alla sicurezza e fruibilità della città e di richiamare chi la frequenta al rispetto delle condizioni di dignità e decoro dei luoghi pubblici”.
«L’intervento – concludono Ciriani e Loperfido – non riguarda gli artisti di strada, che sono i benvenuti».