Al via il progetto europeo Union Migrant Net

PORDENONE – Il progetto europeo UMN mira a scambiare e trasferire conoscenze, esperienze e buone pratiche sull’integrazione dei migranti.

Guidati dal capofila la Confederazione Europea dei Sindacati (CES), con sede a Bruxelles (BE), il Comune di Pordenone assieme ad altri Comuni e organizzazioni sindacali da Belgio (Liegi) , Grecia(Atene), Bulgaria(Sofia), Slovenia (Ljubliana), Comune di Milano, Fisascat Cisl Milano, Anolf Friuli Venezia Giulia, hanno avviato attività di integrazione nazionale, in cui i membri di Union Migrant Net e le autorità locali hanno intrapreso misure volte a promuovere l’integrazione dei cittadini di paesi terzi nel mercato del lavoro. Le attività di integrazione nazionale si sono basate sulle esigenze specifiche della comunità dei cittadini di paesi terzi e del loro territorio locale di riferimento.

Sono stati organizzati Programmi di apprendimento reciproco (Mutual Learning Programme-MLP), ovvero programmi di scambio della durata di una settimana tra enti pubblici ed associazioni del partenariato per confrontare i propri modelli di accoglienza e supporto e trarre ispirazione per l’innovazione nei propri servizi e per il miglioramento delle condizioni di vita e lavoro degli immigrati e delle immigrate.

In questo contesto in Italia è stata ospitata dal 9 al 13 maggio una delegazione di circa 20 persone provenienti da Slovenia e Grecia, in un tour cominciato a Milano e terminato a Trieste, che giovedì 12 ha fatto tappa a Pordenone per conoscere il servizio di accoglienza diffusa che caratterizza il nostro territorio, con una rete che vede coinvolti il Comune di Pordenone come ente gestore dei servizi sociali d’ambito, la Caritas, la cooperativa Nuovi Vicini, gli enti formativi e il Centro regionale per l’impiego.

Il personale del Comune di Pordenone è stato successivamente impegnato in una trasferta ad Atene, dove ha potuto confrontare le proprie pratiche con quelle della capitale greca, che si trova ad affrontare sfide ingenti molto simili a quelle italiane, visot il consistente flusso migratorio, mentre dal 7 al 9 di settembre saranno ospitati a Lubiana, per un confronto con enti locali, sindacati e associazioni slovene.

Union Migrant Net (UMN) è un network di punti di contatto per migranti, istituiti, gestiti e supportati dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES), attivo dal 2015.

L’obiettivo principale della rete è sostenere un’equa mobilità dei lavoratori e delle lavoratrici e favorirne l’integrazione, promuovendo i loro interessi collettivi e individuali, ed è il risultato principale del progetto “ETUC A4I – ETUC Initiative to Implement a European Network of Assistance for Integration of Migrant Workers and their Families”, co- finanziato dall’European Integration Fund della DG Home Affairs.

Durante il progetto, che si trova nella sua fase conclusiva, è stato aggiornato il portale UMN per agevolare l’accesso dei cittadini di paesi terzi, migliorando l’accesso alle strutture di accoglienza dei partner e potenziando il networking digitale dei punti di contatto e delle autorità locali.

Inoltre, sono stati sviluppati nuovi strumenti informatici per migliorare lo scambio di informazioni tra gli operatori dei punti di contatto e le autorità locali, nonché la visibilità di UMN sui social media per far arrivare le informazioni a quanti più migranti possibili. Il portale faciliterà la diffusione del know-how e delle migliori pratiche all’interno della rete e oltre.

Per quanto riguarda le attività realizzate sul territorio, in Friuli Venezia Giulia, dopo un lungo lavoro di concertazione, che ha visto la partecipazione di Comune di Pordenone, ANOLF FVG, enti gestori dello SPRAR, sindacati, associazioni di categoria, a Pordenone si è deciso di puntare sulla formazione di donne immigrate, in carico al Servizio Sociale dei Comuni, con un corso di formazione.

E’ stato organizzato dal servizio Orienta lavoro del Comune di Pordenone un corso base per due gruppi di stranieri (14 donne e 1 uomo) nel settore pulizie, finanziato dal partner di progetto ANOLF FVG, presente in conferenza stampa Ahmed Faghi Elmi, e gestito dall’agenzia Formativa Soform, che si è svolto al S. Cuore a Pordenone ed è terminato a giugno. Oggi avviene la consegna dei certificati di partecipazione alle corsiste.

Il corso consisteva in 180 ore totali, di cui una parte professionalizzante (120 ore) e una parte di rafforzamento della lingua italiana e cittadinanza attiva (60 ore totali).

Da parte dell’ufficio Orientalavoro del Comune di PN è attualmente in corso l’organizzazione di tirocini formativi conseguenti al corso realizzato, presso aziende del territorio.

Come affermato dall’Assessore alle politiche sociali Guglielmina Cucci: “Dopo 2 anni di grandi difficoltà dovute alla pandemia, che ha messo a dura prova l’implementazione dei progetti finanziati, quest’anno le attività sono finalmente entrate nel vivo. Attraverso questo progetto- prosegue l’Assessore – “abbiamo avuto l’occasione di fare dell’integrazione una realtà concreta non solo economica ma anche sociale e inclusiva. Un’opportunità per donne immigrate che potrebbero anche trovare una collocazione nel mercato del lavoro uscendo da una situazione di marginalità e diventando parte attiva del contesto sociale.”

L’Assessore alle politiche europee Morena Cristofori sottolinea inoltre come “I programmi di scambio internazionali tra i Servizi Sociali del Comune di Pordenone e le altre realtà all’estero impegnate nei servizi di accoglienza, rappresenta un arricchimento irrinunciabile per un’area vasta come la nostra, impegnata ormai da anni in un proficuo lavoro di confronto e crescita con altre istituzioni per declinare a livello locale le politiche di sviluppo delineate dall’Unione Europea”.

Il progetto UMN, a cui aderisce il Comune di Pordenone come ente gestore del servizi sociali dell’Ambito Territoriale Noncello, si inserisce nel contesto della rete e operativamente costituisce il follow- up e l’estensione territoriale sul Friuli Venezia Giulia di un altro progetto gestito da CES, Labor-int, che è stato già sperimentato a Milano ed ha portato all’inserimento lavorativo di oltre il 90% dei migranti formati.

A livello nazionale, la conferenza finale che riunirà tutti gli attori italiani coinvolti nel progetto, i loro stakeholders e beneficiari si terrà a Milano il 9 novembre 2022, mentre la conclusione a livello internazionale, con un macro evento presso la sede della Commissione Europea a Bruxell, si terrà entro fine anno.
Budget: importo progettuale complessivo pari ad € 1.491.602,47 di cui € 1.342.442,20 di cofinanziamento UE (Asylum, Migration and Integration Fund). Il budget assegnato al Comune di Pordenone ammonta ad € 13.696,00. Di questi, 4.700 euro sono stati destinati per far fronte all’emergenza dei profughi ucraini sul territorio, organizzando e proponendo loro un corso di italiano come primo step per l’integrazione.




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