PORDENONE – AquaFarm 2025, riunita con NovelFarm e AlgaeFarm, le due fiere dedicate all’agricoltura in ambiente controllato e alla coltivazione delle alghe e degli altri microrganismi, è alle porte e si prepara a ospitare i principali attori del settore ittico e dell’acquacoltura a livello internazionale. Con un focus su sostenibilità, innovazione e tecnologie emergenti, la manifestazione rappresenta un’opportunità unica di networking e aggiornamento per professionisti e aziende del comparto.
AquaFarm con Novelfarm e AlgaeFarm quest’anno occuperà tre padiglioni di Pordenone Fiere per un totale di 7.000 mq con oltre 110 espositori. Questa edizione accoglierà, grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, una delegazione di 30 top buyer internazionali provenienti da Brasile, Nord Africa, Balcani e Grecia, cui si aggiungeranno altre delegazioni per esempio dai Paesi Baltici, rafforzando il ruolo di AquaFarm come piattaforma per le collaborazioni globali nel settore.
“Per due giorni la Fiera di Pordenone diventa una vetrina sul futuro di due settori strategici per l’economia del nostro Paese – ha affermato Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere – e offre visibilità ad un ecosistema di aziende, che ad AquaFarm e NovelFarm hanno un’occasione per incontrarsi, confrontarsi sui temi caldi ed emergenti del settore, discutere nuove opportunità e scoprire le novità nel campo della ricerca, delle normative e del mercato.
Il programma di conferenze offre numerose occasioni di discussione e aggiornamento, affiancando l’area espositiva. Quest’anno con due padiglioni, e tre sale conferenze appositamente realizzate puntiamo a migliorare il risultato positivo dello scorso anno anche in termini di partecipazione alle sessioni convegnistiche e ai workshop di ricerca e aziendali”.
Il programma delle conferenze, che copre le tre manifestazioni sorelle, prevede oltre 20 sessioni di lavoro che toccheranno tematiche cruciali per il futuro del settore, con la partecipazione di 150 relatori ed esperti di calibro internazionale, tra cui accademici, rappresentanti delle principali associazioni e manager aziendali, che offriranno le loro prospettive sul futuro dell’acquacoltura, dell’agritech e della coltivazione delle microalghe.
Tra i punti di approfondimento esclusivo si possono citare per AquaFarm le sessioni su decarbonizzazione e autoproduzione energetica, con la partecipazione della DG Mare della Commissione Europe, quella di confronto tra i protagonisti della filiera ittica, le tavole rotonde sullo sviluppo dei progetti finanziati con le risorse europee del FEAMPA e sull’acquacoltura mediterranea, oltre a quelle dedicate alla mangimistica funzionale, alle nuove tecnologie e alla circolarità in allevamento.
Nel programma di NovelFarm spicca la sessione di apertura, dedicata ai progressi del vertical farming in Italia, dove si parlerà anche delle prospettive delle Tecniche di Evoluzione Assistita con i risultati delle prime sperimentazioni da noi, quella sull’applicazione non-food e quella sulle tecnologie. AlgaeFarm, il cui programma del giorno 13 è sviluppato da AISAM; l’associazione di settore offrirà le nuove prospettive sull’utilizzo delle microalghe in applicazioni ambientali.
AquaFarm sarà la cornice per un’importante iniziativa dell’API: la presentazione della prima guida italiana sul benessere delle specie ittiche allevate. Il progetto rappresenta un vero e proprio punto di svolta per il settore ed è il frutto della collaborazione tra API e IZSVe, che hanno coinvolto esperti del mondo accademico e istituzionale, tra cui l’Università di Bologna, l’Università di Camerino, l’Università di Milano, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Ministero della Salute e la Federazione Europea dei Produttori di Acquacoltura.
Matteo Leonardi, presidente dell’API ha dichiarato: “Come a ogni edizione, il programma di AquaFarm è ricco di convegni e incontri di grande interesse per gli acquacoltori, un’occasione unica per aggiornarsi, confrontarsi e crescere insieme.
Quest’anno, voglio sottolineare una novità che rappresenta un vero punto di svolta per il settore: presso lo stand Acquacoltura Insieme di API, presenteremo e distribuiremo a tutti gli operatori la guida sul benessere delle specie ittiche allevate, la prima in Italia, realizzata insieme all’IZSV e ad altri enti di riferimento.
La guida non è una semplice pubblicazione accademica, ma un vero e proprio strumento operativo, pensato per supportare gli allevatori, con linee guida pratiche per valutare e migliorare la qualità della vita dei pesci. È ormai dimostrato che garantire il benessere animale non è un ostacolo alla produttività, anzi, rappresenta uno degli elementi chiave per il miglioramento delle produzioni”.
Una novità di questa edizione è una sessione continua distesa sulle due giornate dedicata a una rassegna dei progetti di ricerca finanziati nell’ambito dei tre settori coperti dalla manifestazione. Tra i protagonisti sono i tre grandi progetti riguardanti il settore della molluschicoltura, la cui illustrazione è gestita da AMA, l’associazione dei produttori italiani del settore.
“È con soddisfazione che AMA si presenta anche quest’anno, con continuità dal 2016, come partner dell’ottava edizione di questa importante fiera internazionale per il segmento dell’acquacoltura. Nell’ambito delle sue partecipazioni, AMA ha coinvolto gli operatori del settore della molluschicoltura, ha collaborato con esperti e ha presentato progettualità per rendere sempre più sostenibili e innovativi i settori produttivi (mitili, vongole veraci e ostriche).
Da allora la nostra Associazione è cresciuta in termini di addetti associati, attualmente giunti a circa 1.100 soci, in termini di rappresentanza regionale, nazionale ed internazionale – ha dichiarato Federico Pinza, presidente di AMA “Purtroppo l’acquacoltura italiana, in quest’ultimo triennio, sta affrontando gravi sfide
significative a causa dei cambiamenti climatici e alla presenza di predatori del prodotto allevato, primo fra tutti il granchio blu (Callinectes sapidus), ma non solo.
Oltre alle iniziative di sostegno del governo e al supporto della ricerca istituzionale, è di estrema importanza poter avviare indagini con il coinvolgimento dell’universo dei produttori del comparto della maricoltura nazionale per definire in maniera completa e con approccio scientifico gli impatti attuali e le ricadute produttive direttamente segnalate e monitorate nell’ambito delle produzioni nazionali. Da anni infatti è noto come gli acquacoltori svolgono, per i diversi segmenti produttivi, un ruolo fondamentale come sentinelle ambientali” – ha concluso Pinza.
Forte anche la presenza degli eventi ospitati. La Regione Autonoma Friuli e Venezia Giulia organizza il giorno 12 “Prospettive di sviluppo della vallicoltura nelle zone umide costiere dell’Alto Adriatico” dedicato alla vallicoltura. In parallelo si svolgerà l’incontro di ASSALZOO, l’associazione italiana dei mangimisti, dal titolo “Il contesto traccia la via della sostenibilità. Il ruolo dell’alimentazione animale”. Il giorno 13 è previsto l’incontro organizzato da NOWA ((Network of Women in Aquaculture) che fa il punto sulla vocazione femminile nel settore dell’acquacoltura, uno sviluppo ricco di sorprese positive per il settore.