Assemblea sindaci Ambito Noncello: supporto fasce deboli

PORDENONE – Assemblea dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Noncello ricca di argomenti e intensa a chiusura dell’anno. Argomenti principale sul tavolo – che ha visto riuniti i rappresentanti dei Comuni Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino e Zoppola, col coordinamento dell’assessora Guglielmina Cucci, presidente dell’Assemblea e rappresentante del Comune di Pordenone, ente gestore dell’Ambito, affiancata per la parte tecnica dalla dirigente Rossella Di Marzo – la presentazione e approvazione del Piano Economico Finanziario- Bilancio di Previsione 2023/2025 e la presentazione e approvazione delle Linee di Programmazione 2023.

Il bilancio conferma sostanzialmente l’impianto organizzativo dell’Ambito e soprattutto i diversi servizi e interventi che vengono erogati alla cittadinanza, grazie alle 3 linee di finanziamento provenienti da Stato Regione e Comuni, cui si aggiungono anche finanziamenti europei, per un totale complessivo di 25.349.040,00 €.

“Anche quest’anno – sottolinea Cucci – i Comuni dell’Ambito hanno lavorato in sintonia, con grande intesa e sempre con un confronto diretto aperto e collaborativo. Possiamo quindi confermare l’assoluta convenienza ed efficacia della gestione associata. Abbiamo approvato un bilancio che tiene in equilibrio quelle che sono le spese collegate ai bisogni delle persone divise per area, con grande attenzione ai bisogni emergenti e a tutte le misure che vanno a supportare la cittadinanza nelle sue fasce più fragili o a rischio.

Focus quindi sui minori, l’abbattimento rette nidi, sulla disabilità, sul supporto per la vita indipendente, sugli anziani, sull’abitare nell’ottica di garantire diritti e coesione sociale, con una visione lungimirante di affiancamento, accompagnamento, empowerment, piuttosto che di mero assistenzialismo”.

Soddisfazione è stata espressa da tutti i rappresentanti dei Comuni ( sindaci o assessori delegati) rispetto alla qualità dei servizi e alla capacità di dare risposte a fronte della necessità di aumentare i livelli di tutela sociale – declinata sia nelle forme di assistenza diretta, sia nella presa in carico integrata con le altre istituzioni – a fronte dei mutamenti sociali e demografici, anche con progettualità specifiche come ad esempio l’attivazione di un Centro Famiglia e Spazio Gioco e nella forte di azione a contrasto alla povertà.

Le linee di programmazione 2023 sono partite dall’analisi dei bisogni rilevati nel 2022, che si esplicitano nei 6453 utenti trattati dall’Ambito, che evidenziano una incidenza importante di adulti (2974) e anziani (2743) e una maggiore difficoltà da parte delle donne (55%).

I bisogni sono in movimento, c’è una maggiore complessità e multifattorialità in un quadro dove sono sempre più emergenti incertezza occupazionale, precarietà abitativa, relazioni sociali e familiari sfilacciate.

L’area di maggiore bisogno rilevata è quella afferente alla fragilità e la non autosufficienza (27%), cui seguono le problematiche relative al reddito, agganciato al problema dell’abitare (20%, con 3500 persone incontrate dai servizi). La famiglia si attesta sul 17% dei casi, in un quadro dove le criticità emergono in famiglie monogenitoriali prive di reti familiari, famiglie numerose, alta conflittualità tra i coniugi in caso di separazione, difficoltà nel gestire i carichi di cura.

Il tema della salute riguarda più di 1200 persone e al riguardo l’Ambito sta lavorando sulle dimissioni protette e sul Punto unitario di accesso.

Sul fronte dell’integrazione sociosanitaria una importante linea di lavoro riguarda la presa in carico delle condizioni di disabilità, non autosufficienza e fragilità che approfondisce l’abitare inclusivo con progettualità specifiche. Un asse importante di sviluppo è dato infine dal rapporto tra Servizi Sociali ed Enti del Terzo Settore attraverso gli strumenti di coprogettazione e coprogrammazione.

È previsto anche un rafforzamento dei Servizi al proprio interno, tramite acquisizione di personale, una strutturazione più organica e servizi innovativi come unità di strada, housing first, condominio solidale.

All’ordine del giorno dell’Assemblea anche l’approvazione del Laboratorio integrato Punto Unitario di accesso, l’approvazione delle linee guida per l’assegnazione del fondo Care Giver, l’approvazione del protocollo di collaborazione con Dipartimento di Salute mentale per l’attribuzione del Fondo Autonomia Possibile rivolto alle persone con problemi di salute mentale, l’approvazione delle tempistiche per l’erogazione dei contributi Fap a seguito della cessazione dell’emergenza sanitaria e l’adesione in qualità di partner al progetto Biplano per l’inclusione sociale di minori con disabilità, promosso dalla cooperativa sociale FAI.




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